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A Caltanissetta una Pasqua da ribalta internazionale

La città rientra nella "Rete Europea per le celebrazioni della Settimana Santa e della Pasqua"

Di Maria Modica |

I riti della Settimana nissena ritornano con tutto il loro carico di suggestione e tradizione, con una grande novità: per la prima volta saranno inseriti nel calendario “Grandi Eventi” della Regione Sicilia. Ma il 2023 è anche l’anno della ribalta internazionale, Caltanissetta infatti fa parte della “Rete Europea per le Celebrazioni della Settimana Santa e della Pasqua” che annovera Italia, Spagna, Portogallo, Malta e Slovenia, il cui obiettivo è il riconoscimento da parte del Consiglio d’Europa dei riti legati alla Settimana Santa come Itinerario Culturale Europeo.

La presentazione, ieri mattina, a Caltanissetta, a Palazzo del Carmine, con il sindaco Roberto Gambino, l’assessore comunale alla Cultura Marcella Natale, l’assessore al Centro storico Ettore Maria Garozzo, il sovrintendete ai Beni culturali di Caltanissetta Daniela Vullo, il presidente di Sac aeroporti Catania e Comiso Giovanna Candura, don Onofrio Castelli vicario del vescovo. Moderatrice la giornalista Caterina Andò. Hanno partecipato i rappresentanti delle associazioni che organizzano la Settimana Santa.Il capoluogo nisseno detiene il vessillo di rappresentare la Sicilia e l’Italia con una tradizione che più di altre si articola in un linguaggio che travalica l’ambito liturgico per abbracciare quello storico, artistico ed etnoantropologico. Non si può infatti compenetrare il misticismo nisseno senza tenere conto degli eventi che hanno segnato la storia della Real Maestranza, senza tener conto dell’ancestrale rapporto con la natura “madre” dei fogliamari (raccoglitori di erbe selvatiche), dell’innata espressività drammatica degli artisti locali che trova forma nei piccoli gruppi sacri delle “Varicedde”, delle suggestioni provenienti dalla comune cultura spagnola nei napoletani Francesco e Vincenzo Biangardi, autori delle 16 monumentali e struggenti “Vare”, ispirate alla Via Crucis, con l’aggiunta dell’Addolorata e della Sacra Urna.

«Avremo l’onore – ha detto il sindaco Gambino – di ospitare, Giovedì Santo, il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, il vicepresidente vicario Nuccio Di Paola, il direttore della Fondazione Federico II Patrizia Monterosso. L’amministrazione comunale ha incrementato gli sforzi e continuerà a farlo per dare alle nostre tradizioni il giusto rilievo che meritano nel contesto culturale e turistico italiano e mondiale».«L’intento dell’Amministrazione quest’anno – ha dichiarato l’assessore Marcella Natale – è quello di far conoscere la Settimana Santa oltre i confini cittadini. Grazie alla Rete europea di cui fa parte, la Settimana Santa può infatti divenire uno straordinario appuntamento religioso e culturale».

«La presenza delle istituzioni il Giovedì Santo – ha detto il sovrintendente ai Beni Culturali di Caltanissetta Daniela Vullo – è importantissimo soprattutto in vista dell’inserimento della Settimana Santa di Caltanissetta quale Bene immateriale dell’Unesco». Nell’ambito della collaborazione con la Sac – Società aeroporti di Catania e Comiso è nata l’iniziativa di proiettare le suggestive immagini realizzate da Roberto Gallà su quattro monitor con la traduzione in diverse lingue. «Rientra fra i nostri obiettivi prioritari – ha commentato Giovanna Candura – promuovere le realtà affascinanti della Sicilia interna con il loro carico di tradizione e folklore. Fontanarossa vuole essere la porta verso aree tutte da esplorare e la valorizzazione della Settimana Santa di Caltanissetta risponde a tale esigenza».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA