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Caltanissetta, si va avanti con gli sgomberi per chi non ha diritto alle case

Di Giuseppe Scibetta |

CALTANISSETTA – «Si va avanti tenendo conto delle singole situazioni familiari, liberando comunque le case occupate dai non aventi diritto»: questa la decisione concordata ieri a conclusione della riunione convocata dal prefetto Maria Teresa Cucinotta per contrastare il fenomeno dell’occupazione abusiva di alloggi in città. Presenti, oltre al sindaco Giovanni Ruvolo, l’assessore alla Solidarietà sociale Carlo Campione, il comandante dei Vigili urbani Diego Peruga, il dirigente dell’Iacp Vincenzo Zafarana ed i suoi collaboratori.

Ribadito che in città ci sono circa 160 alloggi popolari occupati da famiglie abusive ed è per questo che le operazioni di sgombero non potranno arrestarsi. Va comunque attuato un criterio graduale, del “doppio binario”, che tenga conto dei nuclei famigliari più bisognosi per i quali servirà trovare una soluzione abitativa e di quelle case di cui si sono “impossessati” delle persone che oltre a non averne titolo non hanno alcun bisogno. A Santa Barbara soprattutto, ma anche in altri quartieri periferici della città, negli ultimi venti anni si è venuta a creare una situazione da “Far West”, dove alcuni si sono appropriati di un alloggio popolare senza neanche avere alcuna necessità, in alcuni casi magari per rivendersela. Ci sono inoltre case utilizzate saltuariamente da professionisti, da persone con il doppio reddito, o da disoccupati che di alloggi se ne sono presi due ignorando tutte le normative vigenti. Ovviamente occorre normalizzare tutta questa situazione, che ormai non è più tollerabile.

E per avere un quadro analitico di questa situazione è stata disposta pure una indagine di cui si stanno già occupando da qualche tempo i Vigili urbani.

Un “doppio binario” che, comunque, ha consentito negli ultimi mesi di “liberare” 18 alloggi popolari e di assegnarli alle famiglie che si trovano nei primi posti della graduatoria generale del bando del Comune che comprende 479 aspiranti assegnatari. Tra gli abusivi si terrà conto dei nuclei familiari più poveri ed in condizione di bisogno reale – hanno detto i partecipanti alla riunione – ma allo stesso tempo si deve fare in modo che chi ha partecipato al bando possa usufruire legittimamente di un alloggio popolare.

Ieri è stata pure esaminata la “posizione” di alcuni nuclei familiari che occupano l’alloggio abusivamente da quasi venti anni: «Per loro – è stato detto – potrebbe essere utilizzata una legge di qualche anno fa che consentirebbe di usufruire di una sorta di sanatoria e rimanere nell’alloggio regolarizzando la posizione».

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