L'iniziativa
Caltanissetta, viaggio tra passato e attualità: da Dante Alighieri a Rosso di San Secondo fino a Sciascia
L'incontro è stato organizzato dall'associazione Dante Alighieri e dal Parco Letterario “Rosso di San Secondo” oltre che dalla Strada degli Scrittori
Un pubblico numeroso e altamente qualificato con una presenza rilevante di studenti provenienti da varie scuole al Convegno sul tema: “La libertà in Dante Alighieri, in Piermaria Rosso di San Secondo e in Leonardo Sciascia: attualità di un messaggio” organizzato dalla Dante Alighieri e dal Parco Letterario “Rosso di San Secondo” alla Sicilbanca in occasione dell’anniversario della nascita del noto scrittore e drammaturgo nisseno. Era presente l’intera magistratura nissena.
I lavori
Ha introdotto i lavori e moderato l’incontro la Presidente della Dante Alighieri e del Parco Letterario “Rosso di San Secondo” Marisa Sedita Migliore che, dopo aver illustrato le diverse attività organizzate dalla Dante a partire dal 20 Novembre, anniversario della morte di Leonardo Sciascia al 22, anniversario della morte di Rosso di San Secondo, ha parlato dei suoi rapporti personali con lo scrittore dall’infanzia all’adolescenza alla maturità e dell’importanza del suo ruolo nella propria formazione. Ha quindi dato l’avvio al Convegno. Con la sua arte ha coinvolto tutti l’attrice Sabrina Lo Vullo del laboratorio “Prima Quinta” di Aldo Rapè, che ha interpretato abilmente una pagina tratta da “Marionette che Passione”.
Gli interventi
L’effettiva presenza di Felice Cavallaro, scrittore, giornalista del “Corriere della Sera”, Presidente della “Strada degli Scrittori” e autore del prestigioso volume: “Sciascia l’Eretico – Storia e profezie di un siciliano scomodo”, ha piacevolmente entusiasmato i presenti, convinti, dopo averlo visto la sera prima a “Porta a Porta”, che non sarebbe venuto.
Invece che un semplice saluto, ha tenuto una preziosa e documentatissima relazione sull’argomento del convegno e spiegato, a richiesta della Presidente, come è nata l’idea della “Strada degli Scrittori”, citando i vari autori inseriti lungo il percorso e la loro validità dal punto di vista letterario e non solo in un percorso utile da seguire anche da un punto di vista turistico ed economico.
Associazione “Casa Sciascia”
Salvatore Picone, vicepresidente dell’Associazione “Casa Sciascia” di Racalmuto e autore insieme a Gigi Restivo del volume “Dalle parti di Leonardo Sciascia – I luoghi, le parole, la memoria”, ha illustrato le attività dell’Associazione ai fini di valorizzare un percorso e un’idea. Pippo Di Falco, Presidente della medesima Associazione e già consigliere comunale impegnato per l’acquisizione della casa in cui visse Leonardo Sciascia, oltre a quella in cui nacque, si è soffermato sulla vita reale dello scrittore a Racalmuto e sui suoi rapporti con le zie. Entrambi hanno posto l’accento sul concetto di libertà esplicitato nelle sue opere ma anche nella sua vita reale dallo scrittore, dimostrando la validità della Casa Sciascia e del suo patrimonio come punto di riferimento imprescindibile per chi vuole conoscere approfonditamente i luoghi sciasciani.
L’intervento della magistratura
Illuminanti le conclusioni dell’incontro tratte con lucida analisi e profonda sensibilità dalla dott.ssa Maria Grazia Vagliasindi, presidente della Corte d’Appello di Caltanissetta, che ha posto l’accento sul tema centrale del convegno e cioè la libertà di coscienza, filo conduttore del pensiero di Dante, di Rosso di San Secondo e di Sciascia, quella libertà di coscienza che è coraggio di scelte valoriali improntate a principi che si fondano, prima ancora che sulle regole scritte, sull’etica anche laica alla cui base c’è sempre la scelta di rispetto per la dignità dell’altro.
La mancanza di rispetto, condizionata dalla rabbia sociale mortifica non solo gli altri ma anche chi si rende autore della stessa. Il Catone dantesco, i viandanti di Rosso di San Secondo come il piccolo giudice del romanzo di Sciascia “Porte Aperte” sono espressione di un agire non arbitrario, ma fondato su una scelta di coerenza ai valori del vero bene.
La conclusione dei lavori
Bella la canzone conclusiva “Cori malatu” con la voce di Debora Di Dietra, i testi di Anna Mosca Pilato e la musica di Toty BrunoCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA