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L'arancina siciliana diventa simbolo di pace: l'iniziativa a Caltanissetta

È stata ideata da Famous Williams, responsabile di N'arancina speciale, impresa solidale che promuove inclusione di ragazzi con disabilità

Redazione La Sicilia

23 Giugno 2025, 17:11

L'arancina siciliana diventa simbolo di pace: l'iniziativa a Caltanissetta

Okra e datteri sono due degli ingredienti della tradizione israeliana e palestinese che condiranno l’Arancina per la pace al «Dialogo per la pace», organizzato per domani dalla cooperativa sociale Etnos di Caltanissetta, in via Rosso di San Secondo. L’arancina è stata ideata da Famous Williams, responsabile di N'arancina speciale, impresa solidale che promuove inclusione di ragazzi con disabilità e dignità del lavoro.

Il programma della serata, condotta dalla giornalista Rita Cinardi, prevede alle 19 una preghiera interreligiosa, cui prenderanno parte il parroco della chiesa San Biagio, l’Imam e un esponente della chiesa valdese. A seguire le testimonianze di ragazzi e operatori di «Casa Nostra» e «Mamma Carolina», il lancio simbolico dell’Arancina della pace, la premiazione del torneo dell’amicizia e musica dal vivo con il gruppo «Cantina Dejavu».

«Il senso dell’Arancina della pace - dice Fabio Ruvolo, presidente della cooperativa sociale Etnos - è quello di affermare, attraverso un simbolo semplice e condiviso, l'importanza del dialogo tra popoli e persone, non tra governi o ideologie. Sappiamo bene che non tutti gli israeliani si riconoscono nella politica di Netanyahu così come non tutti i palestinesi si identificano in Hamas. Noi ci riferiamo alle persone, a quelle che subiscono la guerra, la violenza e la perdita quotidiana, e che chiedono solo di vivere in pace. Famous Williams viene da un’esperienza diretta di guerra e oggi coordina un gruppo di giovani adulti con disabilità e due minori stranieri non accompagnati, contrattualizzati e accolti nel nostro Sistema accoglienza integrazione. Vogliamo dare voce alla convivenza, alla cooperazione, alla possibilità di stare insieme anche nella differenza».