Notizie Locali


SEZIONI
Catania 16°

Nel Nisseno

Protesta a San Cataldo, “Il Comune non espone la bandiera siciliana”

 A scriverlo in una nota al prefetto di Caltanissetta, Chiara Armenia, è Giovanni Cirasa, presidente dell’associazione «Il gazebo della solidarietà Aps»

Di Redazione |

«Il Comune di San Cataldo non rispetta la legge sulla esposizione delle bandiere così come previsto dalla legge nazionale e regionale». A scriverlo in una nota al prefetto di Caltanissetta, Chiara Armenia, è Giovanni Cirasa, presidente dell’associazione «Il gazebo della solidarietà Aps». «Al consiglio Comunale del 18 ottobre – continua Cirasa – è stato fatto presente dell’assenza della bandiera regionale cosi come prevede la legge regionale del gennaio 2000 e dalla legge nazionale del 7 aprile 2000 n 121». Primo firmatario della legge istitutiva della bandiera siciliana è stato Nicola Cristaldi che l'ha firmata da presidente dell’Ars. «Nonostante la nostra associazione abbia fatto notare la mancata applicazione della legge – spiega Cirasa – il presidente del consiglio, tutta la giunta e tutti i consiglieri hanno proibito l’esposizione della bandiera regionale rifiutando quella regalata dalla nostra associazione. Un atteggiamento che non hanno giustificato in alcun modo. Anzi hanno più volte intimato la forza pubblica affinché il presidente dell’associazione venisse allontanato dall’aula, impedendo così il ripristino della legalità. Riteniamo che il fatto sia molto grave, sia per il simbolo dell’identità siciliana e sia perché è stato compiuto nell’esercizio di funzioni pubbliche».

«Pertanto chiediamo un intervento immediato del Prefetto al fine di ripristinare la legalità e imporre nei consigli comunali la bandiera come previsto dalle normative vigenti. Lo stesso problema è stato riscontrato nelle scuole cittadine dove le bandiere non vengono esposte. Confidiamo – scrive ancora il presidente dell’associazione rivolgendosi al prefetto – nella sua persona, in qualità di rappresentante dello Stato e dell’onore di tutti noi siciliani, perché si è sempre contraddistinta per onestà e competenza. La nostra associazione non ha mai avuto fini politici, mai nessuno del direttivo si è candidato o ha avuto aspirazioni politiche. Cerchiamo nella nostra umiltà solo di ripristinare la legalità in un comune già sciolto per mafia».   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

Di più su questi argomenti: