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«Non aveva le autorizzazioni», stop all’attività di un villaggio turistico a Butera

La struttura vale diversi milioni di euro, dagli accertamenti sono emerse rilevanti irregolarità amministrative

Di Redazione |

Nell’ambito dei controlli alle strutture ricettive e commerciali, i Carabinieri del Nas di Ragusa, in collaborazione con il personale del Reparto Territoriale Carabinieri di Gela, hanno eseguito un provvedimento di sospensione complesso turistico ricettivo ricadente nel comune di Butera.  Si tratta del Falconara Charming House & Resort.

La misura è stata emessa dal sindaco di Butera, Autorità competente, a seguito delle risultanze ispettive svolte presso il complesso turistico, che hanno consentito di accertare che lo stesso era funzionante per lo svolgimento di attività ricettiva sebbene in assenza di autorizzazione. L’attività oggetto di sospensione è stimata per un valore commerciale di svariati milioni di euro per la rilevante dimensione della struttura. 

Nel resort di Butera, chiuso dopo i controlli del Nas, mancava l’autorizzazione comunale per l’avvio dell’attività: nel 2021 era subentrata una nuova gestione che aveva avviato l’attività alberghiera, di ristorazione e di servizi turistici nel complesso situato sul litorale. 

Il Nas di Ragusa, coordinato dal tenente Michele Torchiano, ha effettuato controlli e ha scoperto che la società che gestisce il resort aveva presentato al comune la Scia (Segnalazione di inizio attività), ma l’autorizzazione non era stata concessa per mancanza di alcuni requisiti quali l'autorizzazione allo scarico dei reflui. 

Dopo l’ispezione dei Nas, il Comune di Butera ha emesso l'ordinanza dirigenziale di sospensione dell’attività, che è stata eseguita dal Nas, in collaborazione con il reparto territoriale carabinieri di Gela. Nel complesso non vi sono carenze strutturali, né è stata riscontrata la mancanza di requisiti igienico-sanitari. Acquisite le autorizzazioni mancanti, l’attività del complesso turistico potrà riprendere. 

 Il Comune aveva effettuato due sopralluoghi in estate, intimando ai gestori di completare la documentazione. «Noi facciamo il nostro dovere – ha detto il sindaco Filippo Barba – e vigiliamo su tutto il territorio. Gli uffici avevano chiesto più volte alla struttura di regolarizzare tutto. Questa sospensione, dopo la visita del Nas, era un atto dovuto». La società che gestisce il resort si è vista comminare anche una sanzione pecuniaria.    COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA