Celebrazioni
8 marzo, omaggio floreale alle dipendenti di Poste Italiane contro ogni forma di violenza
L'iniziativa è stata organizzata dal Coordinamento Donne Slp Cisl
Come da tradizione, anche quest’anno, in occasione dell’8 marzo, il Coordinamento Donne Slp Cisl, organizzato a Catania da Graziana Zuccaro (membro anche del Coordinamento donne Ust Cisl di Catania), ha offerto un omaggio floreale a tutte le lavoratrici di Poste Italiane. Una giornata, quella della Festa della donna, che la categoria ha voluto vivere, come l’ennesima occasione per aderire alla campagna di prevenzione per aumentare l’attenzione contro ogni forma di violenza. L’8 marzo è fortemente vissuto in un’azienda che, ricordiamolo, annovera oltre il 53% di dipendenti donna, oltre ad una forte presenza di quadri, dirigenti, direttori “in rosa”. Un grande momento di festa, di condivisione e aggregazione tra lavoratori e lavoratrici di Poste.
Tutti insieme per un unico obiettivo: rispetto ed un no deciso ad ogni forma di sopraffazione. Un appuntamento che quest’anno, peraltro, ha dato vita ad un incontro, tra il mondo postale al femminile e l’associazione Thamaia, che opera sul territorio catanese con il primario obiettivo di favorire migliori condizioni di vita delle donne e dei minori, che purtroppo vivono condizioni familiari difficili e spesso vittime di maltrattamenti. “Insieme, ha ricordato, Carlotta Grasso, segretario provinciale Slp Cisl Poste, possiamo fare in modo, di consentire a Thamaia Onlus, non solo di continuare ad esistere, ma anche di avere la possibilità di crescere, per dare accoglienza a tutte le donne che lo desiderano”. Un segnale, forte, dunque, che non poteva non caratterizzare questa giornata dedicata alle donne, per la quale la sindacalista non ha mancato di esprimere la preoccupazione del sindacato e di tutti i lavoratori che operano in Poste Italiane, per il delicato momento storico che sta attraversando l’azienda, la cui privatizzazione rientra nel programma di Governo.
“Se le quote azionarie oggi in possesso del Mef, fossero cedute e collocate sul mercato, osserva Carlotta Grasso, non solo si determinerebbe la perdita del controllo pubblico, ma potrebbe concretizzarsi un taglio dei servizi, che metterebbe a rischio i posti di lavoro. Siamo alla vigilia del rinnovo contrattuale in un’azienda, che da decenni produce utili e se lo fa è solo grazie all’impegno delle persone che ci lavorano”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA