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Adrano, minaccia i vicini con un fucile e poi si barrica nel garage: disarmato e arrestato dopo l'irruzione dei poliziotti

Ore di tensione, poi gli agenti sono riusciti a renderlo inoffensivo

Redazione La Sicilia

13 Luglio 2024, 13:45

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Un uomo di 72 anni è stato arrestato dai poliziotti del Commissariato di pubblica sicurezza di Adrano dopo che ha minacciato i vicini di casa con un fucile, per poi barricarsi all’interno della sua abitazione dove ha continuato a minacciare pure i poliziotti, nel frattempo intervenuti per riportare la calma.

A chiedere l’intervento della Polizia sono stati i residenti della zona allarmati dalle minacce rivolte dall’anziano, con un fucile in mano. All’arrivo della volante, l’uomo si è chiuso in casa, un garage fatiscente, urlando di andare via perché, altrimenti, avrebbe sparato a tutti. I poliziotti hanno più volte tentato di interagire con l’anziano, invitandolo ad aprire per verificare le accuse mosse contro di lui, ma, per tutta risposta, l’uomo ha continuato ad inveire contro i presenti.

Per ragioni di sicurezza, tutte le persone presenti sono state allontanate, con la collaborazione della Polizia municipale. Nello stesso tempo, i poliziotti hanno ritenuto di fare irruzione nel garage, forzando la porta d’ingresso per accedere nel locale, scarsamente illuminato. In pochi istanti, gli agenti si sono ritrovati davanti l’anziano che ha puntato l’arma contro di loro a distanza particolarmente ravvicinata. Dopo una breve colluttazione, due poliziotti sono riusciti a disarmarlo, a bloccarlo ed ammanettarlo, pur riportando entrambi alcune contusioni. L’arma è stata sequestrata ed è stato accertato che si trattava di un fucile ad aria compressa. È stata disposta un’ulteriore verifica per verificare se l’arma fosse stata illegalmente modificata per aumentarne la capacità offensiva. Durante i controlli presso gli uffici del Commissariato, l’anziano è risultato già segnalato in passato ai servizi sociali. Il giudice ha convalidato l’arresto ma date le precarie condizioni mentali ha disposto la remissione in libertà in attesa del processo ma è stato sollecitato l’intervento del locale Dipartimento di Salute Mentale a tutela dell’anziano.