Agata, la processione e la domanda delle domande: Unni è arrivata a Santa?
Ogni anno, nonostante l'evoluzione social dell'aggiornamento del percorso, è un quesito ricorrente
Festa Sant'Agata
Passano gli anni e le edizioni della festa, la comunicazione si evolve, ma la domanda del catanese doc nei due giorni clou di Sant'Agata, resta sempre la stessa: “Unni è arrivata a Santa?”.
E' un trend, un leitmotiv, diciamo pure un tormentone su cui si scherza pure. E a nulla valgono le varie app o il tam tam di pagine e dirette social che aggiornano costantemente sui tempi del percorso della processione. La domanda è e resta sempre quella.
La domanda, che non sorge spontanea o forse sì, per i più è semplice curiosità (anche per stimare l'orario del rientro del fercolo), ma per tanti ha una sua ragion d'essere. Non tutti infatti possono seguire la processione dall'inizio alla fine e dunque è bene informarsi sulle varie tappe per capire, in quale parte della giornata e in quale tratto di strada o piazza, sarebbe opportuno “scendere” da casa o da qualunque posto ci si trovi per quel saluto alla Santa.
Ed è allora che scatta l'inevitabile quesito: “Unni è arrivata?”. Da lì a quando ci si sposta, il fercolo magari ha svoltato l'angolo o l'incrocio, oppure è ancora fermo allungando l'attesa di chi si era precipitato per il tanto atteso incontro. Allora la domanda, sempre la stessa, viene diffusa in strada: sapete dove è arrivata? A quel punto converrebbe aspettare e basta. E passare alla domanda della prossima edizione. Che sarà sempre la stessa.