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Balli, tende, barbecue e comitive i tanti volti del Ferragosto in città

Di PIERANGELA CANNONE |

Catania – Il Ferragosto è breve e intenso. Arriva con quella tipica atmosfera di festa carica di ottimismo e spensieratezza e mostra il suo volto ridente sin dai preparativi. Dai classici falò in spiaggia (ma attenti alle multe e alle limitazioni) al bagno di mezzanotte alle feste nei lidi, passando per i barbecue con gli amici fino ai selfie nei locali cult e in discoteca. Il divertimento è per tutti i gusti, senza necessariamente dovere mettere mano al portafogli.

Una cosa è certa: le spiagge sono notoriamente da bollino rosso. Dunque, code per raggiungere le mete marittime, caccia al parcheggio e ingorghi in autostrada. È la notte di Ferragosto, tutto (o quasi) è concesso.

«Se non ora, quando? – dice Orazio Bonaccorsi che trascorrerà la notte a fare baldoria con gli amici –. Già ci siamo occupati del “beverage”, mangeremo qualcosa di pronto in giro. Poi dritto a ballare, a caccia di belle ragazze. Anche se non nascondo che preferirei fare qualcosa di meno movimentato, perché, dopo cinque anni della solita routine mi sono stancato. Ma, non avendo altre alternative, mi aggrego agli amici».

C’è anche chi aspetta tutto l’anno per sollazzarsi con i gavettoni in spiaggia. «I bambini si divertono e noi grandi ci riposiamo. Ogni anno trascorriamo tre giorni in tenda alla Plaia – racconta Anna Palumbo di Paternò – e mi alterno con mio marito per andare a casa a fare rifornimento di cibo e bevande. I nostri figli sono piccoli, hanno 5 e 3 anni. Ci vuole maggiore organizzazione per non fare mancare loro nulla. Domani sera (oggi ndr) ceneremo magnificamente: risotti, involtini di carne e di pollo, anguria e dolce. Rigorosamente in spiaggia. Il bagno di mezzanotte, invece, è un rito al quale non partecipo volentieri. Insomma, questo è il nostro Ferragosto a costo zero: non è detto che ci si diverte solo in viaggio, basta poco per passare un giorno diverso. E qui ci sentiamo a casa».

«Noi non amiamo trascorrere il Ferragosto in tenda, quindi ci riuniremo in famiglia per il gran cenone – commenta Serafina Miano -. Siamo di buona forchetta e non mancheranno lasagne al forno, cannelloni, scaloppine di vitello e pollo ripieno con patate. Teniamo alle tradizioni e a insegnare ai nostri figli il senso dell’appartenenza. Ne ho sei, il più grande ha 21 anni e il più piccolo 5. Io e mio marito ci riteniamo fortunati perché ancora ascoltano i nostri suggerimenti e portano avanti i valori che gli abbiamo insegnato».

La signora Cristina Cutuli, invece, non ha ancora le idee chiare: «Ferragosto? – dice -. Vorrei andare a ballare e fare baldoria, ma non ho ancora programmato la serata. Ricordo che quando ero ragazza aspettavo il Ferragosto con un’ansia maggiore perché avrei voluto fare in una sola giornata tutto quello che non ero riuscita a fare in tutta l’estate. Devo dire che ogni anno io e mio marito ci siamo organizzati all’ultimo momento, e anche stavolta non facciamo eccezione. L’importante è che si rompa la solita monotona quotidianità. La libertà di decidere cosa fare, senza vincoli di alcun genere, non ha prezzo». «Mio marito, invece, è la classica persona che a Ferragosto non esce a causa della confusione – racconta Nunziatella Maugeri -. Fuggirebbe su un’isola deserta pur di schivare le feste in cui è d’obbligo divertirsi. Ha orari di lavoro pesanti e, quindi, quando è di riposo preferisce stare a casa a godersi un po’ di relax. Ma abbiamo due figli adolescenti e occorre farli svagare, almeno in queste circostanze. Siamo tipi da barbecue: ci siamo organizzati con una comitiva di amici e ognuno porta qualcosa. La cena al ristorante? Costa troppo. Con la spesa non supereremo 50 euro a famiglia e mangeremo abbondantemente e un po’ di tutto. Si prevede la grigliata mista accompagnata da buon vino e pane. Saremo circa trenta persone, ci sarà da divertirsi».

«La nostra famiglia è numerosa e abbiamo il piacere di accontentare tutti – dice Antonio Scalia, habitué del lido -. Per questo motivo, ogni anno trascorriamo la serata di Ferragosto in una struttura organizzata, dove è assicurato il divertimento per tutte le età. Il momento di comunione resta, comunque, la cena a bordo piscina. Non badiamo a spese. Dopo, ognuno sceglierà l’attività che più preferisce restando comunque insieme».

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