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Beni confiscati a boss catanese Santangelo: dava ordini dal carcere

Di Redazione |

CATANIA – Cinque beni immobili per un valore di circa 350 mila euro sono stati confiscati dalla polizia in esecuzione di un provvedimento della sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Catania ad Alfio Santangelo, di 67 anni, detto “U’ taccuni”, detenuto, ritenuto il capo dell’omonimo clan mafioso, articolazione della cosca Santapaola-Ercolano, che opera ad Adrano, Paternò e Biancavilla. Secondo l’accusa il boss, sebbene detenuto in carcere per lunghi periodi, avrebbe continuato ad impartire ordini e strategie criminali agli associati mantenendo sempre il comando del gruppo. La confisca ha riguardato un fabbricato e quattro appezzamenti di terreno ad Adrano già sequestrati nel giugno 2019 in accoglimento di una proposta di misura di prevenzione patrimoniale avanzata, in forma congiunta, dal Procuratore e dal Questore di Catania. Con lo stesso provvedimento di confisca il Tribunale ha disposto nei confronti di Santangelo l’aggravamento di un altro anno della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno. Nel gennaio del 2018 Santangelo fu arrestato nell’ambito dell’operazione cd. «Adranos». La sua cosca era stata già duramente colpita nel 2009 con l’operazione “Terra Bruciata”.

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