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Catania, Arci sbarrato alla Plaia: lidi e spiaggia libera n° 3 prossimi all'apertura

Quest'anno si è aggiunto anche un telo di plastica per rendere la soglia della tracimazione più resistente, «ma - è l'avvertenza di Mario Di Mulo, presidente della Sidra - la soglia c'è finché le pompe lo sostengono idraulicamente»

Maira Elena Quaiotti

01 Giugno 2025, 15:48

Catania, Arci sbarrato alla Plaia: lidi e spiaggia libera n° 3 prossimi all'apertura

L'estate 2025 sembra poter iniziare: «Siamo in procinto di aprire la spiaggia libera numero tre e il solarium di San Giovanni li Cuti - assicura a La Sicilia l'assessore al Mare Andrea Guzzardi –, le altre spiagge libere e il solarium al Nautico apriranno entro i primi 15 giorni di giugno. Salvo intoppi vari».
Parlando di Plaia, è stata realizzata dalla Sidra la “soglia di tracimazione” del canale Arci all'altezza della Ss 114, entro due giorni il flusso verso il mare si esaurirà e i lidi avvieranno la sistemazione dell'arenile in tempo per l'apertura, prevista il 6 giugno. Quest'anno si è aggiunto anche un telo di plastica per rendere la soglia più resistente, «ma - è l'avvertenza di Mario Di Mulo, presidente della Sidra - la soglia c'è finché le pompe lo sostengono idraulicamente».

Tradotto: in caso di sversamenti anomali da parte delle aziende autorizzate allo scarico alla zona industriale, o di eventi meteo inaspettati, non è detto che le pompe, che rilanciano l'acqua al depuratore, riescano a mantenere il livello al di sotto della soglia. Né che la stessa regga. «Abbiamo argilla di riserva - assicura Di Mulo - e ci atterremo comunque all'ordinanza», cioè l'ordinanza sindacale del 30 aprile 2025 che disponeva la realizzazione della soglia per «pubblica incolumità».

«Stiamo facendo tutto ciò che possiamo per la cittadinanza – ha aggiunto il presidente – lavorando senza sosta insieme con tutti i nostri operatori», e il risultato di certo si vede. A vedersi e “sentirsi” (intendendo l'olezzo) è però anche la qualità delle acque del canale Arci: sono davvero depurate, requisito essenziale per l'autorizzazione allo scarico? È l'eterno problema. A quando una vera linea industriale al depuratore di Pantano d'Arci, per agevolare pure il riuso delle acque depurate come la Ue (e il buon senso) impone? Considerato l'imminente - tra circa dieci mesi - subentro di Sie a Sidra quale gestore del servizio idrico integrato, si dovrà ancora attendere per una risposta.

Sempre alla Plaia c'è il nodo Forcile, su cui è alta l'attenzione della commissione Mare presieduta da Antonino Manara: si sta riproponendo la fitodepurazione, di cui in realtà ormai si parla da almeno dieci anni, «il direttore Ecologia – dice Manara – ci ha confermato come le analisi indichino sversamenti anomali di reflui urbani, per cui abbiamo chiesto maggiori controlli delle forze dell'ordine e pure le telecamere nei varchi di accesso lungo il corso del torrente. Parliamo di reati ambientali, che vanno puniti e impediti».
Il tema degli scarichi affligge anche la Scogliera, dove i lidi confidano in una estate tranquilla. «Abbiamo chiesto le analisi delle acque in piazza Europa - aggiunge Manara - dove quest'anno non si farà il solarium: è dovere di tutti rendere il mare il più fruibile e sicuro possibile».