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Catania, Dia confisca un milione ad Antonino Fichera (clan Cappello)

Di Redazione |

Beni per un milione di euro sono stati sequestrati ad Antonino Fichera, 73 anni, noto pluripregiudicato, ritenuto contiguo al clan mafioso “Cappello”. Il provvedimento del Tribunale di Catania, emesso su richiesta della Dda etnea, è stato eseguito dagli uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Catania. I beni confiscati erano stati sequestrati nel 2016.

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Secondo gli investigatori della Dia Antonino Fichera (noto alle forze di polizia sin dagli anni Sessanta e che provvedimenti di sorveglianza speciale nel 1976 e nel 1991) ha accumulato un ingente patrimonio grazie alla sua vicinanza ai clan. Fichera è ritenuto contiguo alla cosca dei “Cappello”, e tra i suoi precedenti ha furto, ricettazione, porto abusivo di armi, associazione per delinquere, estorsione ed omicidio aggravato dall’avere favorito la mafia. Fichera è stato arrestato nel maggio del 2013 e si trova attualmente agli arresti domiciliari in quanto ritenuto l’esecutore materiale, in concorso con Roberto Campisi (detenuto e ritenuto affiliato alla famiglia dei Cursoti milanesi), dell’omicidio commesso nell’agosto del 2008 a Mario Mauceri, inteso Mario U’ Lintinisi, ritenuto esponente del clan rivale degli “Sciuto – Tigna”, che riteneva coinvolto, per averlo attirato in un agguato, dell’uccisione del figlio Sebastiano Fichera (ritenuto affiliato proprio alla cosca Sciuto-Tigna).

Sono stati confiscati uno stacco di terreno con un edificio esistente, composto da diverse unità immobiliari destinate a residenza e garage che si sviluppa su 4 elevazioni fuori terra.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA