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Viabilità
Catania, giornata di “fuoco” per traffico in via Santa Sofia: caos per test di Medicina
Un'affluenza da considerare eccezionale, in una delle fasce orarie ormai considerate critiche. Situazioni di ingorgo anche al "San Marco" di Librino
Oggi è una giornata campale per via Santa Sofia. Come se anche ieri non lo fosse stato, a osservare le fotografie. Ma, senza forse, oggi lo è ancora di più considerato che lì si trovano cinque delle sei sedi indicate per lo svolgimento del test di ingresso a Medicina e Odontoiatria. Le aule sono situate nella Torre biologica, negli edifici 4, 5 e 14 della Cittadella universitaria e al Polo didattico “Basile”, la sesta è il Polo didattico “Virlinzi” in via Roccaromana. Duemilasettecento i candidati che dovranno presentarsi entro le 9, inizio delle prove previsto alle 13 con 100 minuti a disposizione.
Un’affluenza da considerare eccezionale, in una delle fasce orarie ormai considerate critiche. In occasione dei test universitari, però, l’amministrazione comunale attraverso l’assessore alla Polizia locale Alessandro Porto assicura di «aver predisposto un’organizzazione apposita per il controllo della viabilità, come del resto fatto nei giorni scorsi con l’apprezzamento dei cittadini. Posizioneremo due o tre pattuglie, a seconda delle esigenze anche nel resto della città».
Se via Santa Sofia “piange”, l’ospedale “San Marco” di Librino “non ride”. Al netto dell’intervento della Polizia locale previsto oggi, infatti, sembra chiaro che non si tratti della soluzione definitiva ai problemi dell’arteria e dell’accesso non sempre agevole di mezzi di soccorso, dipendenti e pazienti al Policlinico. Analoga situazione di ingorgo si è inoltre presentata ieri mattina intorno alle 9.30 al “San Marco”, con «un’ambulanza a sirene spiegate bloccata nel traffico per oltre cinque minuti» come ha testimoniato un nostro lettore, con annesse fotografie della situazione. «La fila – ha aggiunto – iniziava dallo svincolo dell’asse dei servizi, non è la prima volta che succede, ne sono testimone perché è già la quarta volta che vengo per una visita in questa fascia oraria e tutte le volte ho sempre trovato il panico. Il caos inizia di mattina dalle 7.30-8 e si ripresenta negli orari di punta dalle 13 alle 15. Le conseguenze sono ritardi a catena di dipendenti, fornitori, utenti, mezzi sanitari in emergenza e, ovviamente, del trasporto pubblico con il Librino Express rimasto imbottigliato e senza via d’uscita».
Una situazione non gestita a dovere, al netto degli interventi dei giorni scorsi su queste pagine da parte di presidenti di commissione comunale, Mario Curia (Viabilità) e Erio Buceti (Urbanistica), delle lamentele legittime di personale sanitario, come il dirigente medico Alessandro Belvedere, ma anche di autisti e operatori d’ambulanza, oltre ai tantissimi pazienti e dipendenti che ogni giorno frequentano i due ospedali, unito alla petizione online avviata dai ricercatori dell’Osservatorio astrofisico.Ecco dunque che abbiamo riformulato le istanze in alcuni quesiti da rivolgere ai vertici dell’azienda ospedaliera “Policlinico San Marco”, ovvero il direttore generale Gaetano Sirna e il direttore sanitario Antonio Lazzara: domande che abbiamo fatto pervenire all’ufficio stampa, senza avere però risposta. E dunque riportiamo qui.Ci sono stati, o ci saranno, incontri e tavoli tecnici con Comune e Università per affrontare in maniera sistematica e definitiva i problemi di accesso al Policlinico? E a questo punto aggiungiamo anche il San Marco. Quali sono le proposte concrete, attuabili si spera in tempi brevi, per agevolare il flusso attinente agli ospedali? Non c’è forse una congestione per la coincidenza con l’accesso ai parcheggi? Anche al San Marco è stata prevista la corsia di accesso ambulanze, parallela a quella dell’utenza. L’utenza e i dipendenti una risposta la meritano, considerato che i problemi sono noti fin dall’apertura del pronto soccorso nel 2018.Infine, ed è tema di cui ci eravamo occupati nei mesi scorsi: qual è la reale motivazione della mancata attivazione dell’elisuperficie al “San Marco”, certamente non nei tempi dettati a dicembre dallo stesso dg Sirna, che aveva annunciato l’entrata in funzione entro i primi tre mesi del 2024? Quindi entro marzo. Ma siamo a fine maggio…