Catania, l'azienda Policlinico mette in affitto i suoi "gioielli" tra case di pregio e terreni agricoli
Per il momento l'ente ospedaliero non vuole ricevere offerte economiche. Vuole giusto sapere se c’è qualcuno interessato per poi fare partire quella che viene definita una «procedura di gara informale»
«Riordino, gestione e valorizzazione dei beni immobili non strumentali all’esercizio delle proprie funzioni istituzionali». Tradotto: appartamenti e terreni che non servono e che potrebbero essere messi a reddito. Un’abitudine per molte amministrazioni pubbliche e che adesso riguarda anche l’azienda ospedaliero-universitaria Policlinico di Catania. È proprio l’istituzione sanitaria che, nelle ultime settimane, ha pubblicato un avviso esplorativo per capire se c’è qualcuno interessato a prendere in affitto parte dei suoi beni. Appartamenti da centinaia di vani nel pieno centro del capoluogo etneo, di pregio architettonico e di valore storico-culturale, ma anche un terreno che fino a poco tempo fa risultava occupato e che, adesso, è libero e disponibile.
La prima procedura è scaduta ieri alle 12. Si parla dell’acquisizione di eventuali manifestazioni di interesse per «procedere all’eventuale assegnazione in locazione a uso abitativo o ufficio» di tre appartamenti. Uno al quarto, e ultimo, piano di piazza Giovanni Verga 25: facciata ristrutturata di recente, più o meno equidistante dal Palazzo di giustizia principale e dalle aule di via Francesco Crispi. Si tratta di 11,5 vani per un totale di 228 metri quadrati. Se è un immobile di pregio quello di piazza Verga, altrettanto può dirsi dell’altro appartamento nelle disponibilità del Policlinico: via Garibaldi 9, Palazzo Pardo, praticamente angolo con piazza Duomo. Al primo piano ci sono 12 vani di 220 metri quadrati, in un gioiello barocco settecentesco che fu residenza di principi e, successivamente, il primo albergo di Catania, che l’azienda sanitaria vuole fare fruttare. Di più modeste dimensioni, appena 48 metri quadri, è un appartamento da 3,5 vani al primo piano di una palazzina in via Sant’Elena 16. Certo, è piccolo ma in pratica in via Crociferi.
La seconda procedura, invece, scade il prossimo 25 settembre e riguarda un terreno di 17mila metri quadrati a Biancavilla, di cui l’azienda ospedaliero-universitaria ha «recuperato il possesso dal 12 luglio 2024, a seguito del formale rilascio del precedente occupante sine titulo». Le immagini mostrano terreni agricoli ben tenuti, puliti, tra fichi d’india e alberi di ulivo.
Per il momento, il Policlinico non vuole ricevere offerte economiche. Vuole giusto sapere se c’è qualcuno eventualmente interessato per poi fare partire quella che, nell’avviso firmato dal direttore generale Gaetano Sirna, viene definita una «procedura di gara informale». Il patrimonio immobiliare del Policlinico “Gaspare Rodolico - San Marco”, comunque, è sterminato. L’ultimo rilievo porta la data del 26 maggio 2025. I fondi agricoli sono cinque: oltre a quello biancavillese di contrada Cavallaccio, ce ne sono uno a Misterbianco, uno a Centuripe, uno a Randazzo e un altro a Camporotondo Etneo. Gli immobili urbani, invece, sono 66. Tra i quali spiccano, per esempio, tre piani in via Crociferi 81. Che sono anche tra quelli che, messe insieme tutte le particelle catastali, hanno la rendita sulla carta più alta.
Dando un’occhiata al patrimonio in uso a terzi, poi, si evincono anche una serie di irregolarità da riordinare. Tra via Plebiscito e via Sant’Elena risultano, in totale, 20 immobili (in molti casi anche soltanto di un vano al piano rialzato) per i quali il Policlinico comunica di avere presentato una «denuncia per presunta occupazione sine titulo contro ignoti».