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Catania, una città nella morsa della violenza. Pellegrino (Fi): «Meloni prenda subito decisioni o qui si blocca tutto». M5S: «Servono risposte immediate»

La politica scende in campo dopo l'omicidio in corso Sicilia e le pistolettate degli ultimi giorni

Redazione La Sicilia

30 Agosto 2025, 15:56

Municipio di Catania in Piazza Duomo

Municipio Catania

Una città, quella di Catania, nella morsa della violenza: prima le pistolettate nell'ambito degli avvertimenti per la gestione dello spaccio di sostanze stupefacenti. Oggi l'omicidio in corso Sicilia. Una scia di violenza senza precedenti in una città che stava tornando alla normalità. Invece non è così e cresce la paura sia tra i catanesi sia tra coloro che stanno organizzando il trasferimento in vista dell'avvio delle lezioni universitarie.

Il vicepresidente del Consiglio

«L'accoltellamento di oggi in corso Sicilia è l’ennesima prova che Catania è fuori controllo. Quante altre sparatorie dobbiamo aspettare prima che si intervenga in maniera decisa?». Lo afferma, in una nota, il vicepresidente vicario del Consiglio Comunale, Riccardo Pellegrino (Fi), sull'omicidio di un parcheggio nel centrale corso Sicilia del capoluogo etneo.

«Non se ne può più - aggiunge - siamo stanchi. Catania è diventata una città invivibile: un uomo accoltellato in pieno centro, sparatorie ogni notte, cittadini impauriti e un gravissimo danno per il turismo. La gente non si sente più sicura neppure ad uscire di casa. Tutto questo è inaccettabile».

«Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni - prosegue Pellegrino - il 3 febbraio è venuta qui a fare il suo show. Adesso basta: non servono passerelle elettorali, ma un vero intervento in termini di sicurezza. Chiedo con forza di essere ricevuti a Roma dal presidente del Consiglio dei Ministri, perché Catania merita rispetto, non solo consensi elettorali. Nessuno parla, tutto tace, ma se domani dovesse capitare a un nostro figlio, a un nipote, a un parente, cosa diremmo? Basta con questa forma di egoismo, basta con atteggiamenti monarchici».

«Invito il presidente del Consiglio Seby Anastasi e tutti i colleghi consiglieri comunali - si legge ancora nella nota - a sospendere le attività istituzionali come forma di protesta, finché non avremo un incontro ufficiale con il Governo nazionale. Non possiamo più rimanere in silenzio davanti a questa escalation di violenza. Invito il presidente della Regione, Renato Schifani, persona capace e sensibile - conclude Pellegrino - a non abbandonare Catania in questo momento delicatissimo. La nostra città non può essere lasciata sola. È tempo che chi governa prenda decisioni immediate e concrete: i catanesi meritano sicurezza e dignità».

Movimento 5 Stelle

«Di fronte a una situazione così grave e intollerabile - dicono i consiglieri comunale del M5s nel capoluogo etneo, Graziano Bonaccorsi e Gianina Ciancio - non è più possibile tacere. La città ha bisogno di risposte immediate e di un’assunzione di responsabilità collettiva. Per questo motivo abbiamo già inviato al presidente del Consiglio comunale la richiesta di una conferenza dei capigruppo urgente, finalizzata alla convocazione straordinaria del Consiglio comunale sulla sicurezza. L’amministrazione e le istituzioni tutte devono dare un segnale forte e concreto, perché non è accettabile che i cittadini di Catania vivano nel terrore quotidiano, né che il centro storico e i quartieri diventino terreno di scontri, regolamenti di conti e violenze che mettono a rischio l’incolumità di tutti. La città ha bisogno di sicurezza vera, di un piano condiviso, di scelte coraggiose. Non di silenzi, non di proclami. Catania merita un’amministrazione capace di affrontare le emergenze e di difendere i propri cittadini».