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al teatro metropolitan

Cinquanta giovani attori dei licei Spedalieri e Boggio Lera sul palco per le tragedie greche

Metteranno in scena l'Antigone di Sofocle e l'Orestea di Eschilo

Di Redazione |

«Dopo aver imparato a essere come Creonte ho capito che siamo un po’ tutti come lui. E che ognuno di noi è anche Antigone». Il diciassettenne Gabriele è quasi pronto alla prova più impegnativa della sua breve carriera di attore: essere Creonte sul palco del Metropolitan di Catania venerdì prossimo alle 10 davanti a centinaia di spettatori. L’appuntamento con le tragedie greche dirette da Monica Felloniper gli studenti del liceo scientifico Boggio Lera è il terzo consecutivo: a loro toccherà l’Antigone di Sofocle, mentre i colleghi “classici” dello Spedalieri(veterani al sesto anno di laboratori teatrali con l’associazione Neon) se la dovranno vedere la sera prima con l’Orestea di Eschilo, stesso palco alle 20,30. 

In totale i giovani attori sono una cinquantina

«Queste rappresentazioni – racconta la regista – ogni anno nascono dai ragazzi e da come metabolizzano le storie. Le mie idee sono calibrate sul loro modo di comprendere, elaborare e trasformare il testo. Sono leggeri, e allo stesso tempo seri. Facciamo un lavoro di introspezione in profondità: e la cosa più bella è che pur essendo di classi e di età diverse, tra i 14 e i 18 anni, non si pongono mai in competizione tra loro, ma si sostengono reciprocamente. Mostrando un’energia e una potenza di cui vado fiera».

In ordine cronologico dunque si parte con l’Orestea, trilogia composta da Agamennone, Coefore ed Eumenidi, sintetizzate da Felloni (assistenti di laboratorio Anna Cutore e Dorotea Samperi) con i testi rielaborati dalla professoressa Francesca De Santis e i segni pittorici di Massimiliano Frumenti. La mattina dopo Antigone, con l’adattamento di un quartetto di insegnanti (Maria Cottone, Giuseppina Di Costa, Tatiana Severi e Maria Spampinato), le foto di Eletta Massimino e i video di Luca Di Prato. Per entrambi gli spettacoli, fortemente voluti dalle presidi Vincenza Ciraldo (Spedalieri) e Valeria Pappalardo (Boggio Lera), l’ingresso è gratuito. «Mi hanno detto che alcuni insegnanti – racconta la regista – si sono accorti che i ragazzi coinvolti nei laboratori di recitazione hanno fatto un evidente salto di qualità nella vita scolastica, sia dal punto di vista comportamentale sia didattico. La loro esposizione è più sicura e sono più maturi. Per noi è un bellissimo risultato».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA