Dopo le bombe i volantini così le forze alleate fecero “arrendere” Catania

Di Redazione / 28 Aprile 2022
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Cinque giorni prima delle “decisioni irrevocabili” Catania conobbe una Pearl Harbor ante litteram, tanto piccola da non essere ricordata, forse creduta. Una formazione di aerei inglesi, anch’essa piccola ma adeguata a ciò che doveva fare, alle nove di sera, quando la gran  parte delle persone per combattere la calura dormiva sui terrazzi e sui balconi di casa, dove aveva spostato i materassi, bombardò l’aeroporto di Fontanarossa uccidendo diciassette persone, tra cui la figlioletta di un casellante che si era affacciata a guardare le stelle. “Il popolo di Sicilia”, quotidiano fascista, minimizzò: «Aerei nemici hanno lanciato alcune bombe sull'aeroporto di Catania colpendo un capannone vuoto e causando qualche vittima».

 

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Pubblicato da:
Cristofaro Campagna