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Ferito durante lite in chiesa, il vice brigadiere Grasso lascia l’ospedale dopo mesi

Era stato colpito da una pistolettata nella chiesa di Santa Maria degli Ammalati, nell'Acese, mentre cercava di sedare una rissa

Di Redazione |

È stato dimesso dall’Unità Spinale Unipolare dell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro il vice brigadiere dei carabinieri Sebastiano Giovanni Grasso, effettivo alla stazione dell’Armadi Aci Sant’Antonio, il quale, a testimonianza di un non comune attaccamento ai più alti valori etici e morali, anche a rischio della propria vita, nella serata del 5 settembre scorso, al termine della celebrazione della Prima comunione di uno dei figli nella chiesa di Santa Maria degli Ammalati, è intervenuto libero dal servizio a supporto di alcuni colleghi che stavano cercando in tutti i modi di sedare una rissa furibonda fra due famiglie, riportando nella circostanza gravissime lesioni permanenti a seguito dell’esplosione da distanza ravvicinata di un colpo d’arma da fuoco da parte di uno dei contendenti, che poi è stato tratto in arresto. Il militare ha concluso un lungo e articolato percorso di riabilitazione, iniziato nella struttura ospedaliera successivamente al primo trattamento della lesione vertebro-midollare.

Dopo la degenza nella Neurochirurgia, diretta dal dottor Salvatore Cicero, che ha eseguito l’intervento chirurgico, e un breve ricovero nella terapia intensiva della Rianimazione a seguito di complicanze respiratorie presto superate, il militare è stato preso in carico dall’Unità spinale unipolare (Usu), dove ha seguito un percorso riabilitativo volto al recupero delle funzionalità motorie e respiratorie in parte compromesse dalla lesione midollare. 

Nella struttura – unica del suo genere nel Sud Italia, specializzata nelle cure dei pazienti mielolesi – il carabiniere è stato sottoposto a neuroriabilitazione, a terapia occupazionale per il recupero delle abilità necessarie alla vita quotidiana, alla gestione della carrozzina e degli altri presidi che le sue condizioni richiedono, raggiungendo il massimo livello di autonomia compatibile con il danno riportato alla colonna vertebrale. L’Usu, dove Grasso continuerà a essere seguito per i trattamenti necessari, ha collaborato con l’Asp di Catania (distretto di Acireale) ai fini del prosieguo delle cure riabilitative a domicilio, nonché con i Comuni di Acireale e Catania coinvolti nelle attività propedeutiche al rientro del paziente a casa. Alle dimissioni, oltre agli specialisti e agli operatori che lo hanno avuto in cura in questi mesi, erano presenti Salvatore Giuffrida, direttore generale dell’Azienda Cannizzaro; Maria Pia Onesta, direttore dell’Unità Spinale Unipolare; Anna Maria Longhitano, della direzione medica di presidio. Ad accoglierlo fuori dalla struttura riabilitativa, i vertici dell’Arma di Catania e i colleghi della stazione carabinieri di Aci Sant’Antonio, a testimonianza della ininterrotta vicinanza degli appartenenti alla Benemerita al generoso militare ed alla sua famiglia.  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA