CATANIA – Va bene il progresso, va bene la tecnologia, ma quando i lavori per permettere la posa di cavi e quant’altro interferiscono pesantemente con la viabilità e la sicurezza dei cittadini allora ci si chiede se ne valeva la pena, con buona pace della tecnologia.
Accade in questi giorni in molti quartieri di Catania in cui sono in corso gli scavi per il passaggio della fibra ottica nell’ambito del progetto Ope Fiber. Ebbene, le decine di squadre impegnate a macchia di leopardo in tutta la città, operano con grande velocità, il problema è che gli scavi effettuati, dopo essere stati ricoperti con del materiale in attesa della nuova bitumazione, a causa del passaggio continuo delle auto, sono diventati dei veri e propri solchi, con tutti i rischi del caso, soprattutto per gli scooter anche perché spesso sul terreno rimane del pericolosi brecciolino.
Tra l’altro il rifacimento del tappetino di asfalto dopo la posa dei cavi non è proprio immediato. E se all’inizio dopo circa una settimana si vedevano nuovi operai al lavoro per la bitumazione, adesso sono sempre di più le zone lasciate con i solchi e il brecciolino per diverso tempo.
Ma il lieto fine non si è visto, anzi, se possibile la situazione è peggiorata. Anastasi ha ricordato che circa 15 giorni fa è stato rotto in via San Nullo un tubo del gas ed ieri uno dell’acqua in via Sebastiano Catania e il consigliere si chiede se chi sta eseguendo i lavori «non ha o ignora deliberatamente la mappa dei sottoservizi».
Per questo Anastasi ha chiesto al sindaco Bianco di fermare subito i lavori, avviare dei controlli e ripartire in sicurezza e con lavori fatti a regola d’arte.