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Giarre, stroncato da un infarto a pochi passi dal pronto soccorso 3 giorni dopo i controlli in ospedale: aperta inchiesta

Vana la corsa al nosocomio per il 43enne di Riposto Michele Castorina. E i familiari presentao un esposto

Mario Previtera

18 Agosto 2023, 15:06

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Si è accasciato mentre tentava vanamente di raggiungere il pronto soccorso dell’ospedale Sant’Isidoro di Giarre, perdendo i sensi. L’uomo, un 43enne ripostese, Michele Castorina, imbianchino, aveva accusato un dolore lancinante al petto ma è stato stroncato da un fatale arresto cardiaco, pochi minuti prima di raggiungere il pronto soccorso. Ad assistere alla drammatica scena la fidanzata del 43enne che lo aveva accompagnato in auto, in ospedale, e la guardia giurata che si trovava all’ingresso del nosocomio e che avrebbe quindi richiesto l’intervento dell’ambulanza. Il mezzo di soccorso che ha raggiunto dopo qualche minuto il varco principale del sanatorio non era medicalizzato e a bordo non vi sarebbe stato neppure il defibrillatore e così, si è poi appreso da fonti qualificate, si è reso necessario attendere l’arrivo di una seconda ambulanza munita dei dispositivi medici. Vani i tentativi di rianimare il 43enne ripostese il cui cuore ha poi cessato di battere ancora prima che l’ambulanza lo conducesse al pronto soccorso.

Tutta la vicenda, avvenuta la sera della vigilia di Ferragosto e sulla quale la procura di Catania ha aperto un fascicolo, riaccende i riflettori sulla gestione dei pazienti critici all’ospedale Sant’Isidoro di Giarre.

La prima visita

Approfondimenti investigativi sono stati già avviati con delega affidata ai carabinieri allorchè, si è appreso che il 43enne, tre giorni prima, l’11 agosto scorso, attorno alle 13, si era recato al pronto soccorso del sanatorio giarrese, accusando dei dolori al torace e all’addome. Castorina si è presentato con la fidanzata e la sorella ed è rimasto in osservazione per diverse ore per effettuare tre distinti prelievi, ogni tre ore, per rilevare gli enzimi cardiaci, verificando Il loro livello che aumenta in presenza di un infarto del cuore (miocardio) o quando il tessuto cardiaco risulta in qualche modo danneggiato. Tutte le verifiche eseguite, attraverso un teleconsulto, hanno dato esito negativo e l’uomo, a tarda sera, attorno alle 23, è stato dimesso.

Tre giorni dopo, purtroppo, il fatale arresto cardiaco che ha spinto i familiari del 43enne a sporgere denuncia. Oggi alle 11 al Policlinico di Catania, su disposizione del Pm Valentina Margio è stata programmata la formalizzazione della nomina del medico legale e di un cardiologo e dei periti di parte. Nel primo pomeriggio sarà effettuata l’autopsia. La direzione medica di presidio ha nel frattempo avviato le proprie verifiche interne.