il caso
I cantieri senza fine sulla A18 e due ore per fare il tratto da Catania a Giarre: l’esposto del Codacons alla Procura
L'associazione dei consumatori e il Comitato Utenti Vittime Autostrade Siciliane si sono rivolti ai magistrati etnei
I lavori interminabili, i cantieri, i continui restringimenti sulla autostrada A18 sono finiti di nuovo in Prfocura. Il Codacons e il “Comitato Utenti Vittime Autostrade Siciliane” hanno infatti presentato un esposto sulla “situazione di fortissimo disagio per gli utenti dell’autostrada A18, in particolare nel tratto Giarre-Catania”. Si tratta – spiega il Codacons – di una delle arterie principali della Sicilia nord-orientale, percorsa ogni giorno da migliaia di veicoli, soprattutto da pendolari che si spostano per lavoro, studio o per accedere a servizi essenziali come ospedali e aeroporto.
“Tuttavia – si legge nell’esposto – a causa dei continui restringimenti di carreggiata dovuti a cantieri eterni, il traffico risulta pesantemente rallentato, con tempi di percorrenza che si sono moltiplicati. Se prima erano sufficienti circa 30 minuti per coprire il tragitto, oggi si impiegano in media tra un’ora e mezza e due ore”.
“È inammissibile che i cittadini siciliani siano costretti ogni giorno a subire ritardi insostenibili per raggiungere i propri luoghi di lavoro o per accedere a servizi fondamentali. Le autostrade dovrebbero garantire efficienza, sicurezza e tempi certi. Invece, in Sicilia accade l’opposto”, ha detto l’Avv. Giovanni Petrone, presidente regionale del Codacons.
Per questo motivo, il Codacons e il “Comitato Utenti Vittime Autostrade Siciliane”, attraverso l’Avv. Carmelo Sardella, Dirigente dell’Ufficio Legale Codacons Sicilia, hanno depositato un esposto presso la Procura della Repubblica di Catania affinché vengano accertate eventuali responsabilità penali in merito alla gestione dei lavori in corso.
“Per gli automobilisti siciliani si è trasformato tutto in un vero e proprio calvario. È doveroso fare chiarezza su come siano stati appaltati e come vengano realizzati questi interminabili lavori”, aggiunge l’Avv. Carmelo Sardella.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA