Il gruppo di pusher di Giarre che "fatturava" tremila euro al giorno: in 13 sotto inchiesta
L'indagine dell Guardia di Finanza: tre finiscono ai domiciliari
Una vasta operazione condotta dalla Guardia di Finanza della Compagnia di Riposto ha portato all'indagine su 14 persone per spaccio di stupefacenti in concorso. L'accusa sostiene che il gruppo facesse riferimento ad un'abitazione nella periferia sud di Giarre come base logistica, “detenendo, trasportando e vendendo innumerevoli dosi di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana, con le aggravanti di avere consegnato la droga anche a minorenni”.
Lo scorso 8 luglio è stato fissato l’“interrogatorio preventivo”, secondo la nuova “normativa Nordio”, dinanzi al Gip Luigi Barone. Il Gip, ieri, al termine degli interrogatori, ha emesso l’ordinanza, disponendo per tre dei 14 indagati la misura degli arresti domiciliari, per uno di essi la non applicazione di alcuna misura e per tutti gli altri l’obbligo di presentazione presso l’autorità giudiziaria.
La vicenda trae spunto da una complessa attività investigativa, avviata nel marzo 2023, nell’ambito della quale gli investigatori avevano notato, in prossimità di una abitazione periferica di Giarre, una intensa attività di spaccio di sostanze stupefacenti: cocaina, hashish e marijuana, anche di eccellente qualità. Fondamentali si sono rivelate le attività tecniche di intercettazione e quelle di videosorveglianza dell’area.
Le telecamere poste in prossimità dell’abitazione “sorvegliata” dai finanzieri, hanno permesso di appurare che ragazzini minorenni si recavano in quella casa per acquistare stupefacente a qualunque ora del giorno. Circostanza confermata anche dalle immagini prodotte dal drone nel corso di vari sorvoli che hanno permesso di appurare che la cessione di droga avveniva, per l’appunto, anche nei confronti di minori. Dall’attività di indagine posta in essere i finanzieri hanno ricostruito un traffico quotidiano di stupefacenti, così come il relativo approvvigionamento. Nel corso di una giornata ordinaria, gli acquirenti mediamente erano circa 35 e per la maggior parte la sostanza stupefacente richiesta era la marijuana. I finanzieri hanno ricostruito guadagni giornalieri per 3mila euro.