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Il pizzo per Natale, gli abiti griffati a sbafo, la droga e l’usura: tutti gli affari sporchi del clan Pillera Puntina

Diciotto misure cautelari notificate dalla Polizia: decapitata la gestione criminale della famiglia del boss Nuccio Ieni

Di Laura Distefano |

Decapitata la gestione criminale delle estorsioni della famiglia di Nuccio Ieni, il boss dei Pillera Puntina. La squadra mobile di Catania ha eseguito 18 ordinanze nei confronti di 18 indagati, accusati a vario titolo di estorsione, usura e droga.

Le indagini sono state coordinate dalla sezione Reati contro il patrimonio e Pubblica Amministrazione. L’inchiesta ha permesso di ricostruire un sistema criminale di estorsioni eseguite con metodo mafioso.

Le estorsioni

Il figlio di Nuccio Ieni, Dario sarebbe stato a capo di questa gestione illecita a conduzione familiare del clan. A Natale e Pasqua avrebbe inviato Giovanni Ruggeri a riscuotere una tassa estorsiva di 4mila euro. Ma dagli accertamenti è emerso anche che altre attività imprenditoriali permettevano ai familiari del boss ormai scomparso di avere delle entrate fisse: alcune con il metodo tradizionale per ottenere la protezione e altri attraverso percentuali di sconto in qualunque stagione su capi d’abbigliamento griffati ai danni di titolari di rinomati negozi catanesi.

La droga

In questa stessa cornice è finito indagato l’altro figlio di Ieni, Francesco, che avrebbe messo in piedi una piazza di spaccio con droga acquistata in Calabria (cocaina) e Spagna (marijuana). Si ipotizzano anche cointeressi con i Nizza dei Santapaola e i Cappello-Bonaccorsi.Nel corso delle indagini ci sono stati anche degli arresti in flagranza, come Giovanni Ruggeri preso mentre incassava il pizzo il 18 dicembre 2021, Francesco Cristaldi per droga il 10 febbraio 2022, Francesca Viglianesi, la vedova di Ieni, il 12 febbraio 2022, per usura. Al defunto boss sarebbe anche riconducibile la contitolarità di un ristorante.

I nomi

Le misure cautelari sono state notificate a Italo Andrea Abratuzzato di 49 anni, Riccardo Romano Di Mauro di 61 anni, Orazio Finocchiaro di 51 anni, Dario Giuseppe Antonio Ieni di 31 anni, Franceco Ieni di 41 anni, Giuseppe Longo di 45 anni, Francesco Magrì di 52 anni, Graziella Loredana Nicolosi di 45 anni, Rosario Platania di 36 anni, Giuseppe Raneri di 51 anni, Giuseppe Russo di 24 anni, Massimo Spina di 56 anni, Giuseppe Varoncelli di 45 anni, Francesca Viglianesi di 70 anni, Stella Mannino di 58 anni, Helmi Toui di 35 anni, Claudio Natalizio Minnella di 55 anni e Enrico Cristaldi di 57 anni.

Le parole del capo della Mobile Antonio Sfameni

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