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Incidente Circonvallazione, studenti si rivolgono al sindaco e al rettore: «Basta vittime, ci vuole una soluzione»

I giovani dell'Associazione "La finestra - liberi di scegliere" hanno scritto una lettera per evidenziare la pericolosità della strada in cui ha perso la vita Chiara Adorno

Di Redazione |

«Siamo sensibilmente scossi dell’ennesima vittima, che poteva essere evitata, di “una strada folle e incontrollata”. La nostra collega aveva solo 18 anni ed aveva appena iniziato la propria carriera universitaria. Ancora una volta è stata una studentessa a pagare il prezzo più caro della malsana gestione di uno dei punti più critici della viabilità catanese». Così gli studenti dell’Associazione “La finestra – liberi di scegliere” in una lettera aperta al sindaco di Catania ed al Rettore dell’Università, dopo la morte della studentessa 18enne Chiara Adorno, investita ieri sera a Catania da uno scooter e poi travolta da un’auto mentre sulle strisce pedonali insieme con un amico, rimasto ferito, attraversava la Circonvallazione sulle strisce pedonali non lontano dal Policlinico.

Gli studenti chiedono di «adottare nel più breve tempo possibile delle soluzioni che possano azzerare il conto delle vittime della strada. Riteniamo che sia necessario ripristinare un attraversamento esclusivamente pedonale che preservi interamente l’incolumità dei passanti. Perché siamo stanchi di dover piangere i nostri amici, familiari, colleghi».

«Siamo estremamente preoccupati – aggiungono – dall’idea che ogni giorno studentesse e studenti rischino la propria vita per andare all’Università o per tornare a casa dopo una giornata di lezione. In passato esisteva un ponte che sopraelevava interamente il passaggio pedonale da un lato all’altro della corsia, sottraendo i pedoni dal rischio dei pirati della strada. Nulla però si è più saputo di questo ponte – concludono gli studenti – dopo il suo smantellamento in occasione della realizzazione del sottopassaggio (vietato ai pedoni) di Viale Fleming. La Città di Catania non può e non deve più permettere che i propri cittadini e i propri studenti continuino a perdere la vita».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA