infrastrutture
L’area Anas sulla Tangenziale di Catania diventa una pista per l’elisoccorso: livelli di sicurezza più alti
Il dirigente illustra il progetto nato in tempi record per poter dare supporto agli interventi di soccorso
Non chiamatela elipista, ancora non lo è. Eppure «l’area attrezzata libera estesa su circa 10 mila mq», come la definisce l’ideatore e promotore ing. Nicola Dinnella, responsabile Area Gestione Rete Catania di Anas, è già stata utilizzata in condizioni di estrema emergenza. Realizzata solo due mesi fa, l’avevamo intravista in un servizio trasmesso da ReiTv su un gravissimo incidente che aveva bloccato la tangenziale: perché se è vero che in situazioni di emergenza l’elicottero può atterrare da qualsiasi parte proprio in quel caso, considerate le lunghe code, non avrebbe potuto. Dunque “La Sicilia” ha voluto saperne di più.

Come ha avuto l’idea dell’area?
«Non era prevista – premette Dinnella – ma nell’ambito dei lavori di ristrutturazione del piazzale antistante la nostra sede ci siamo accorti che uno spazio centrale del grande parcheggio avrebbe potuto essere riorganizzato per permettere anche ad un elicottero di atterrare in condizioni di estremo soccorso. Ciò seguendo la nostra filosofia di innalzare sempre più i livelli di sicurezza delle nostre infrastrutture più complesse e, in caso di necessità, anche per centinaia di persone che lavorano presso la nostra sede 24 ore su 24. L’area è stata realizzata dal personale di Anas con gli accorgimenti minimi per poterla sfruttare in caso di emergenza».
Diventerà elipista?
«C’è l’intenzione, anche se il lavoro da fare è tanto. Occorre concertare la sua funzionalità con gli organi preposti tra cui ad esempio Enav, la Protezione Civile, I Prefetti, gli ospedali e, poi perfezionare le misure per poterla trasformare in una vera e propria elipista. La sua posizione strategica, accessibile da entrambi le direzioni della tangenziale, la rende anche versatile. Salvare una vita umana ci rende fieri del nostro lavoro, ma questo non ci basta, perché giornalmente lavoriamo sulla prevenzione».
Ormai da due anni, in collaborazione con Polizia di Stato e altri enti e istituzioni, in primavera il Centro Direzionale Anas diventa un grande circuito stradale con segnali e ostacoli per bimbi dai 4 agli 8 anni, una «giornata formativa sui temi della sicurezza stradale – la definisce Dinnella – L’edizione 2025 ha registrato circa 1.700 presenze di 36 scuole, 1.700 “ambasciatori dell’Anas” nominati per diffondere l’importanza del rispetto delle regole. Il prossimo anno potremo sfruttare la possibilità di far atterrare un elicottero e far capire la complessità di un intervento di primo soccorso». Non solo: «la Regione Sicilia ha intenzione di sviluppare il progetto ampliando la proposta a ragazzi e ragazze, magari neopatentati, per trattare temi più sofisticati quali gli effetti dell’abuso di alcol e droga sulla guida. È in programma, la nostra Direzione Rapporti istituzionali sta lavorando su questo importantissimo tema».
Anas, del resto, prosegue i lavori in decine di cantieri per alzare i livelli di sicurezza sulle tratte di sua competenza, un programma di investimenti per il 2025 che supera i 110 milioni di euro (nel 2024 erano stati 96 mln). «Gli utenti – precisa Dinnella – devono considerare il disagio temporaneo come un investimento per la loro sicurezza. In tangenziale, ad esempio, con un traffico giornaliero medio pari a 85 mila veicoli sono state installate circa 350 telecamere utili alla ricostruzione della dinamica degli incidenti, la rilevazione delle infrazioni stradali e anche all’abbandono dei rifiuti nelle piazzole di sosta».
Il punto sui lavori?
«Nelle prossime settimane proseguiremo l’intervento in tangenziale con l’installazione della barriera in acciaio bordo-laterale con lavori previsti dalle 22 alle 6 di mattina proprio per evitare disagi agli utenti. Stiamo installando circa 150 attenuatori d’urto nei punti critici delle gallerie tra Catania e Siracusa e, in particolare, la galleria “San Demetrio” sarà messa in esercizio entro la fine di luglio così da permettere anche il traffico pesante con sostanze pericolose da e per lo scalo di Augusta. Sull’A18 Dir in pochi mesi abbiamo concluso i lavori di realizzazione dello spartitraffico Anas al fine di innalzare ulteriormente i livelli di sicurezza sulla penetrazione urbana di Catania».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA