Lavori dell'Anas sulla Catania-Siracusa: per pendolari e turisti è incubo traffico
Il cantiere dell'Anas in prossimità dello svincolo di Augusta per «l’installazione delle barriere stradali e delle barriere fonoassorbenti»
Code di auto per cantieri sulla Catania-Siracusa
È come se chi ha la competenza sull’asfalto, in questi giorni più rovente che mai, di strade e autostrade siciliane provasse un sadico piacere nel far soffrire le pene dell’inferno a lavoratori, pendolari e di questi tempi anche turisti, costringendoli a code chilometriche e ore d’attesa incolonnati per lavori non urgenti programmati nel bel mezzo dell’estate.
La Sicilia aveva denunciato il caso del cantiere-lumaca sull’A18: un imbuto fra Acireale e Giarre, dovuto a ordinari (e dunque realizzabili in qualsiasi periodo dell’anno) lavori di sostituzione e ripristino del guardrail. L’intervento, gestito in appalto dal Consorzio autostrade siciliane, caratterizzato anche da dubbie condizioni di sicurezza degli operai documentate da una nostra inchiesta (poi fatta propria dal Codacons, che ha presentato un esposto), doveva durare fino al 15 luglio, ma è stato sospeso in anticipo e rinviato a data da destinarsi.
Dunque, non si parla di interventi né sulla qualità del manto stradale (spesso paragonabile a trazzere del Terzo mondo), né sulla sicurezza dei traballanti ponti e viadotti, spesso ridotto a un’unica carreggiata sine die. E adesso c’è un altro caso che da settimane tormenta decine di migliaia di automobilisti: il cantiere per «l’installazione delle barriere stradali e delle barriere fonoassorbenti» sulla Catania-Siracusa, all’altezza dello svincolo Augusta-Villasmundo. Lavori stavolta di competenza dell’Anas, partiti il 10 maggio con il «ripristino del cordolo laterale destro della rampa», con la prospettiva di concludersi il 31 luglio. La situazione attuale: un tappeto di auto, l’alt che talvolta parte già dall’innesto della tangenziale etnea. Con un doppio risvolto: il primo, nei giorni feriali, nelle ore di ingresso di migliaia di lavoratori della zona industriale di Siracusa; il secondo, soprattutto nei fine settimana, per lo spostamento dei vacanzieri o di chi magari vuole trascorrere una giornata nelle gettonatissime spiagge del sud-est siciliano. Google Maps sabato segnava punte di 48 minuti di ritardo sul percorso, ieri oltre un’ora di rallentamento in tarda mattinata.
Ora il punto è: il cantiere, rallentato dalle temperature record (e c’è l’ordinanza, subentrata negli ultimi giorni, che vieta di lavorare nelle ore più calde), il che non è nulla di imprevisto o imprevedibile, si concluderanno davvero il 31 luglio? Se la risposta è sì avremo altri dieci di giorni di passione. Se è no, invece, ci resta il dubbio che la strettoia rimanga lì anche in pieno agosto: monumento all’efficacia della gestione delle strade in Sicilia. Tutti pronti a banchettare con parmigiana e anguria a 40°? Appuntamento sulla E45, all’altezza dello svincolo di Augusta.