21 dicembre 2025 - Aggiornato alle 17:07
×

Lui ha il braccialetto col divieto di avvicinamento alla ex, scatta l'allarme ma stavolta è stata lei ad andare di notte a casa dell'uomo

Tutti e due sono stati denunciati dai carabinieri a Catania

Redazione La Sicilia

04 Luglio 2025, 14:00

RADIOMOBILE CATANIA

L’allarme è scattato intorno all’una del mattino. Era il segnale generato da un braccialetto elettronico che ha subito attivato la Centrale Operativa del Comando Provinciale dei carabinieri, che ha immediatamente disposto l’invio di una pattuglia del Nucleo Radiomobile già operativa sul territorio. L’efficienza del sistema di monitoraggio e la tempestività della risposta hanno permesso ai militari di giungere in pochissimo tempo nell’abitazione dell’uomo che era sottoposto alla misura cautelare.

Il dispositivo era stato assegnato a un uomo di 30 anni, originario del Marocco e residente a Catania, già destinatario di un provvedimento restrittivo in quanto indagato per maltrattamenti nei confronti della ex compagna. Proprio per impedire ogni ulteriore contatto con la persona offesa, l’uomo era sottoposto agli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico e divieto di avvicinamento.

I militari, temendo un’aggressione, sono intervenuti con la massima urgenza. Tuttavia, la scena che si sono trovati davanti ha sorpreso persino gli operatori più esperti: all’interno dell’abitazione dell’uomo era presente proprio la donna destinataria della misura protettiva. Una giovane di circa 22 anni, residente a Catania, che – nonostante le denunce pregresse e le disposizioni dell’Autorità Giudiziaria – si era recata volontariamente presso il domicilio dell’ex compagno. Alla richiesta di spiegazioni, la donna ha ammesso di averlo fatto di sua iniziativa, sottovalutando le conseguenze. L’uomo, dal canto suo, non ha opposto alcuna resistenza ed è apparso consapevole della gravità della situazione, anche alla luce di precedenti episodi in cui era già stato deferito per violazione del divieto di contatto. Entrambi sono stati denunciati in stato di libertà per la violazione delle misure cautelari nei casi di violenza domestica.