Le indagini
Maestre del Petrarca di Catania aggredite e picchiate: la verità dai video, la mamma forse non era sola
Le indagini dei carabinieri: nell’aggressione all’uscita la madre non sarebbe stata sola Il sindaco Trantino in visita alla scuola. Il caso finisce sul tavolo dell’assessorato regionale
Sono a buon punto le indagini per ricostruire quello che è successo venerdì fuori dall’istituto Francesco Petrarca di via Pantelleria a Catania. I carabinieri della compagnia di Fontanarossa e della Stazione di Nesima hanno già raccolto le testimonianze e acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona. A proposito, la scuola è a pochi passi dal teatro dell’esplosione di via Gualandi, a Trappeto Nord, dovuta alla fuga di gas. Gli investigatori quindi potrebbero aver già identificato l’autrice dell’aggressione e valutato le contestazioni da imputare. Sicuramente il reato di lesioni, visto che la maestra colpita dalla mamma di un alunno ha avuto una prognosi di 7 giorni. La collega, invece, pare non sia ricorsa nemmeno alle cure dei sanitari.
Cosa è successo e perché
Tirate di capelli e schiaffi al suono della campanella. La madre non era sola: con lei altri parenti e conoscenti. Gli investigatori, con il coordinamento della procura, stanno cercando di capire se hanno avuto un ruolo attivo nell’aggressione. Oppure avrebbero solo “assistito” al riprovevole spettacolo di violenza, in cui è rimasta coinvolta anche una collega della maestra. Non è ancora chiaro il movente: la donna avrebbe reagito al racconto – tutto da verificare – del figlio che avrebbe accusato la maestra di averlo rimproverato in modo “violento”. La maestra colpita è a casa già da venerdì sera: i medici del pronto soccorso del Policlinico l’hanno dimessa con una prognosi di una settimana. Quindi passerà ancora tempo per il ritorno a scuola.
Il sindaco Trantino a scuola
Oggi alla Petrarca è andato il sindaco di Catania Enrico Trantino. Il primo cittadino e l’assessore alle politiche scolastiche Andrea Guzzardi ieri hanno espresso «la più ferma condanna e vicinanza dell’Amministrazione comunale alle maestre. Stiamo concretamente collaborando con la scuola e le forze dell’ordine per prevenire ulteriori episodi di violenza». La visita nel plesso di via Pantelleria servirà a «testimoniare la vicinanza delle istituzioni cittadine alle maestre aggredite e a tutto il mondo della scuola». Il presidente del consiglio comunale di Catania, Sebastiano Anastasi ha annunciato che «oggi e domani» nel corso «delle conferenze dei capigruppo» verrà posta la questione e verranno analizzate una serie di proposte in merito. A Trappeto Nord però – dice Anastasi – va potenziata la presenza delle istituzioni e dello Stato».
Si muove la Regione
Il caso è finito anche sul tavolo dell’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione Professionale, Mimmo Turano, che oltre a manifestare vicinanza alle insegnanti catanesi, ha avviato uno stretto dialogo con Guzzardi. «L’assessorato si impegna a collaborare con l’amministrazione per rafforzare la sicurezza negli istituti scolastici e sostenere il lavoro degli insegnanti», dice Turano.«Come sindacalisti abbiamo più volte segnalato l’emergenza educativa in cui versano alcune realtà scolastiche catanesi», dicono la Cgil e la Flc di Catania che però «non credono all’inasprimento dei reati» come soluzione al problema. Per le parti sociali si dovrebbero migliorare «i servizi». Soprattutto nelle scuole di frontiera.
L’arcivescovo
«La scuola è stata ferita nel suo grande compito di educare, perché sono i bambini le vere vittime di tutto questo: il cattivo esempio dato con l’aggressione della docente, potrebbe diventare il seme da cui nasce la mentalità che i problemi si risolvono con la violenza. Solidarietà con le insegnanti e dialogo con le famiglie, perché superino un modo di fare che non porta a nulla», afferma l’arcivescovo di Catania, Luigi Renna, dopo la sua visita alla scuola Petrarca per «portare la mia solidarietà al dirigente scolastico e ai docenti dell’istituto».«Le condizioni della struttura scolastica, la carenza di servizi nel territorio – aggiunge mons. Renna – favoriscono ma non giustificano l’accaduto. Ciò che favorisce una ripresa e fa intravvedere un futuro è il dialogo iniziato con l’ Amministrazione comunale e con le altre istituzioni. Cari genitori lasciate crescere nella serenità e nel rispetto delle regole i vostri figli!».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA