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Misterbianco, il comizio di Di Guardo: strali contro la Prefettura e i commissari dopo lo scioglimento per mafia

L'ex primo cittadino ha ribadito la sua tesi: «E' un'impostura di Stato»

Di Redazione |

Durissimo comizio in piazza per l’ex sindaco di Misterbianco Nino Di Guardo che parlando ai cittadini è tornato sulla vicenda dello scioglimento per mafia del Comune da lui amministrato ribadendo la sua tesi secondo cui si è trattato di una “impostura di Stato”. Accuse lanciate, sulla gestione delle vicenda, soprattutto alla Prefettura di Catania ed ai commissari inviati dal ministero per gestire il Comune dopo lo scioglimento per mafia.

Il Comune fu sciolto per infiltrazioni mafiose nel settembre del 2019 e Nino Di Guardo ha sempre contestato quella decisione tanto da fargli dichiarare a caldo: “Un’insopportabile provocazione, uno scandalo che grida giustizia, al quale reagiremo con assoluta determinazione per tutelare il buon nome e la dignità di una comunità ferita e oltraggiata ingiustamente. Oggi è un triste giorno per Misterbianco. Paradossalmente, lo scioglimento del Consiglio di Misterbianco per infiltrazioni mafiose obbedisce alla logica del potere mafioso. Si è voluta spegnere una voce istituzionale che inflessibilmente si è levata contro la mafia e il malaffare».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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