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Nel porto di Catania ci sono 38 relitti: pronti due milioni per ripulire il fondale, ecco la mappa

La gara indetta dall'Autorità di sistema portuale

Di Redazione |

Addio ai relitti nel porto di Catania: 38 imbarcazioni sommerse a varie profondità, tra tre e undici metri, saranno finalmente rimosse dai fondali con l’obiettivo di garantire sia la sicurezza della navigazione che la tutela ambientale e paesaggistica del mare.

Grazie ad una gara indetta dall’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia orientale (Adsp) per un importo complessivo di oltre 2 milioni di euro, già nel prossimo giugno inizierà l’attività di eliminazione dello smaltimento delle barche che occupano aree diverse e hanno lunghezza variabile, da tre a venti metri; si tratta prevalentemente di barche da pesca in vetroresina/legno, oltre ad alcune unità maggiori quali motovedette, imbarcazioni a vela, pescherecci e natanti da diporto.

«Già nel febbraio 2022 abbiamo svolto indagini preliminari mediante strumentazione elettroacustica per la mappatura del fondale – spiega il presidente Francesco Di Sarcina – con l’individuazione di relitti sommersi o parzialmente sommersi. Le ispezioni hanno portato all’identificazione di imbarcazioni prevalentemente da pesca in legno e/o vetroresina. Per ciascun relitto individuato, la società incaricata ha redatto una scheda tecnica contenente le caratteristiche dello scafo, la posizione batimetrica e una valutazione sugli aspetti di natura ambientale».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA