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«Aeroporto e ospedali non fanno la differenziata»: a Catania c’è un altro caso rifiuti

L’assessore Barresi si scaglia contro i responsabili dello scalo e dei nosocomi: «Non fanno la differenziata»

Di Maria Elena Quaiotti  |

Sul fronte della raccolta differenziata non sono solo le aziende ospedaliere a latitare ma anche l'aeroporto Vincenzo Bellini, scalo che, secondo la recente classifica stilata da “Il Sole 24 Ore” si è piazzato al quarto posto tra gli aeroporti più trafficati in Italia, con 6,1 milioni di passeggeri nel 2021.  «D'ora in poi – ha avvisato l'assessore all'Ecologia Andrea Barresi – chi non starà alle regole potrà trattare e conferire i rifiuti per conto suo, noi non siamo i raccoglitori dell'indifferenziata. Con l'amministrazione Pogliese la politica ecologica del Comune è cambiata». Da novembre 2021 a fine gennaio di quest'anno, nonostante un'intensa attività di formazione al personale e la consegna di contenitori, gli ospedali cittadini – Policlinico-San Marco, Garibaldi e Cannizzaro – sono infatti passati dal 2% «all'8,5%» di differenziata, come ha precisato ieri mattina in consiglio comunale l'assessore Barresi (i suoi uffici avevano parlato del 7,95% ma ben poco cambia, ndr), mentre per quanto riguarda lo scalo etneo, «nonostante continue lettere inviate dai nostri uffici – ha sottolineato Barresi – non stanno ancora differenziando i rifiuti come dovrebbero, e mi auguro che i vertici della Sac stiano ascoltando». Ieri, infatti, il consiglio comunale è stato trasmesso “live” sul canale Youtube del Comune.  Poco prima era intervenuta Sara Pettinato, presidente IV Commissione Sanità: «I nostri presidi ospedalieri sono di indubbia eccellenza, è inaccettabile che dove si eroga salute non ci sia “pulizia” anche nei rifiuti. Non so quanti soldi hanno preso le aziende ospedaliere per l'emergenza Covid, davvero non si è pensato a un minimo investimento che permetterebbe di risparmiare tanto di più, magari ponendolo come “obiettivo”, e poter così reinvestire nuove risorse sulla stessa Sanità? È inaccettabile che in due anni di emergenza Covid questo consiglio comunale si sia riunito sul tema solo una volta, nonostante sia stato richiesto più volte, e si sia chiesta l'attivazione della Conferenza permanente sulla Salute, mai avvenuta». «Sugli ospedali – ha precisato Barresi – abbiamo in programma un corso di formazione al Garibaldi il 7-8 febbraio, dopo di che in tutti i presidi ospedalieri ci saranno dieci giorni di sperimentazione, al termine dei quali laddove verrà lasciato del rifiuto indifferenziato, ebbene, questo non verrà raccolto. E i direttori generali si prenderanno le loro responsabilità. La consigliera Pettinato ha perfettamente ragione, le aziende sanitarie con i loro budget possono comprarsi da soli i box per differenziare: noi abbiamo voluto andargli incontro, ma la tolleranza è finita e anche lì manderò la polizia locale a controllare, e sanzionare». Le questioni sul tavolo sono diverse: solo rinviata l'emergenza relativa alla discarica, con conferimenti prorogati fino al 31 marzo, «ma che si ripresenterà se non continuiamo a differenziare – ha precisato Barresi – da qui a 13 giorni lo spazzamento verrà messo a pieno regime. Aspettiamo che il consiglio comunale approvi il regolamento sulle telecamere e le aziende ne installeranno 30 nel lotto Nord, 55 nel lotto sud, anche il Comune farà la sua parte. Il 10 febbraio il giudice amministrativo entrerà nel merito del lotto centro e dalla prossima settimana inizierà anche la “stretta” sui gommisti, se non avranno il formulario per i rifiuti speciali la punizione sarà esemplare. Abbiamo già fatto chiudere attività che non differenziavano nel modo giusto. Quella in atto è una guerra, e Catania la deve vincere. Noi siamo pronti, abbiamo gli uomini e i mezzi tecnologici, da qui a un paio di mesi ci riaggiorneremo in Consiglio».

«Chi non starà alle regole dovrà attrezzarsi con la raccolta per conto proprio»  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA