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Caffè concerto a Catania, Lombardo: «Spazi all’aperto prorogati al 30 settembre»

Il neo assessore alle Attività produttive sta incontrando i tanti imprenditori e commecianti che in questo periodo si stanno organizzando per la stagione estiva alle porte

Di Maria Elena Quaiotti |

Tutti si chiedono: è davvero addio ai “caffè concerto”? La risposta arriva da Viviana Lombardo, neoassessore alle Attività produttive, e lo fa dal suo ufficio di via Sangiuliano, dove il viavai di imprenditori e commercianti in cerca di risposte è continuo e nessuno viene lasciato fuori o “indietro”. «A fine maggio, quando mi sono insediata – spiega – eravamo già un po' troppo “sotto data” per poter iniziare i caffè concerto il 1° giugno, oltre al fatto che non c'erano i tempi tecnici per poter passare dal Consiglio comunale, quindi non abbiamo fatto altro che approfittare della norma nazionale legata al periodo pandemico e pubblicata in Gazzetta Ufficiale che proroga gli spazi esterni degli esercizi commerciali fino al 30 settembre. A quel punto non c'era più la necessità della norma ad hoc sui “caffè concerto”, perché sarebbe diventata quasi una “replica” della norma nazionale». 

Anche perché, del resto, musica si fa già. «Io sono per gli imprenditori che rischiano, ci mettono la faccia e creano posti di lavoro, indotto e turismo, e così valorizzano la città – prosegue – ma il principio base è che le regole sono chiare e vanno rispettate, da tutti. Da parte nostra, come amministrazione, ci vuole senz'altro un po' di controllo in più per sanzionare le attività che non rispettano le norme, che prevedono si possa riprodurre musica chiedendo il permesso alla Siae e rispettando i decibel, così come il suolo pubblico e l'orario di chiusura». Si arriverà ad una “quadra” con le associazioni dei residenti del centro? «Io sono contro l’ostruzionismo gratuito, non appena mi chiederanno di incontrarli sarò disponibile ad ascoltare le loro esigenze, perché magari alcune non le conosco».

Detto questo, il 30 settembre è dietro l'angolo. «E non ci stiamo certo cullando sulla proroga, il 1° ottobre non ci faremo trovare impreparati – risponde perentoria – perché tra l'altro abbiamo da approvare anche il regolamento sui dehors, fatto dal mio predecessore, ma che ha subìto troppi emendamenti e non è condiviso dal consiglio comunale. E, devo dire, ci sono molte cose che anche io vorrei rivedere. Nelle more dell'estate si lavorerà quindi a un maxiemendamento sui dehors da approvare in consiglio comunale per capire come gestire gli spazi esterni alla fine del periodo di proroga». Dopo la sua “spinta” alla digitalizzazione per una più efficace e rapida comunicazione tra uffici e direzioni comunali (che partirà da luglio), cos'altro bolle in pentola? «Abbiamo ascoltato le esigenze degli organizzatori della Fiera dei Morti e dei mercatini di Natale per arrivare con largo anticipo ai bandi e all'organizzazione, a vantaggio della completezza e qualità degli eventi. Per la Fiera dei Morti resta da individuare la location, se l'Asp rilasciasse l'ex mercato ortofrutticolo, che era stato usato come hub vaccinale, sarebbe perfetto». 

Un'ultima domanda, chi gliel'ha fatto fare? «La politica si è sempre respirata a casa mia, quindi quando mi è stata proposta l'opportunità l'ho colta al volo, pur sapendo che in questo momento ci sono molte difficoltà anche dovute al fatto che usciamo da un periodo post pandemia. Non ci dobbiamo dimenticare che gli ultimi due anni sono stati difficilissimi per tutti, ma soprattutto per il settore delle Attività produttive, da chi è stato costretto a chiudere le attività a chi se le è ritrovate deserte, da chi ha dovuto reinventarsi aprendo spazi all'esterno, riducendo anche il personale, fino alle categorie che lavorano con il turismo e attività ricettive. Mi piaceva l'idea di poter dare un contributo “giovane” e, perché no, “rosa”».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA