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Catania “ostaggio” di giovani teppisti e incivili: notti di ordinaria “follia” in città

Minorenni a piedi o in motorino presidiano in gruppi folti e rumorosi le piazze fra le più belle

Di Maria Elena Quaiotti  |

È stato un fine settimana di Pasqua di “ordinaria follia” in due delle “zone franche” della città: piazza Bellini e Castello Ursino. Protagonisti giovani, anzi giovanissimi che con i loro motorini (e senza casco) o a piedi, riuniti in gruppi di 20, 30 e anche 50 hanno preso d'assedio – e non è la prima volta – spazi che dovrebbero essere goduti dai turisti, dalle famiglie, di giorno ma soprattutto di sera, quando quella che dovrebbe essere “movida” elegante e sana diventa pura delinquenza. Gli episodi sono stati ripresi e diventati virali sui social, video che prefettura e questura non dovranno ignorare.

«Il nostro personale era ridotto al 50%, per le festività pasquali», ha precisato Andrea Barresi, assessore alla Polizia locale; «le forze dell'ordine fanno quello che possono – spiega una coppia presente ai fatti in piazza Bellini –  nel caso specifico sono intervenute tre pattuglie della polizia a sirene spiegate, dall'unica via di accesso, via Rapisardi. Una scena assurda: è stato come vedere blatte scappare in ogni dove, a piedi, in motorino in controsenso, e infatti gli agenti non hanno trovato più nessuno. Sono anche minorenni, spesso alterati dall'alcool venduto a bassissimo costo, ma i gestori controllano a chi stanno dando da bere? Potrebbero essere i nostri figli o nipoti, ancora peggio se si tratta di ragazzine, che diventano vulnerabili. Ormai è una questione sociale e non si può più fare finta di niente».

«È una situazione che non viene denunciata certo oggi – aggiungono – la piazza è ormai “cosa loro”. Li vedi sfrecciare con i loro motorini e non si preoccupano di sfregiare una fontana storica, di festeggiare con fuochi d'artificio che durano anche dieci minuti, è come se farlo proprio qui fosse diventato uno status symbol. Sì, ma del degrado».

Stessa situazione in piazza Federico di Svevia, come ha denunciato Andrea Cardello, presidente del Comitato Italia Nostra: «Bisogna fare qualcosa, non proteggere gli spazi pedonali con i paletti; occorre presidiare il territorio con il costante impiego delle forze dell'ordine. Troppe volte abbiamo assistito a turisti e visitatori spaventati e messi in fuga, soprattutto nei fine settimana, da decine di scooter che sfrecciano a velocità incuranti di cadere e farsi male o investire qualcuno». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA