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Catania, scontro tra genitori per il figlio da vaccinare finisce in tribunale

Appello di una mamma separata perché il marito no vax  non vuole dare il suo assenso alla immunizzazione

Di Giuseppe Bonaccorsi |

Minori e Covid. E’ un tema delicato che in questi giorni è al centro dell’attenzione, visto e considerato che proprio la variante Delta sta dilagando con una certa insistenza tra i più giovani e nelle scuole ci sono molte aule in quarantena, ma soprattutto al via libera anche in Italia alla vaccinazione dei bimbi dai 5 agli 11 anni. 

A La Sicilia ieri il commissario regionale Covid, Pino Liberti, ha detto chiaramente che il tema attuale  è la vaccinazione degli under 12 che, secondo il suo parere, deve essere effettuata naturalmente con il benestare dei genitori. Liberti ha anche aggiunto che bisognerebbe non avere remore e paure di fronte ai vaccini perché il Covid provoca danni maggiori e gli esperti stanno riscontrando non soltanto nei ricoverati, ma in genere in una parte dei contagiati anche problemi neurologici e di cuore.

 Un tema delicato anche perché nell’ultima settimana il reparto di Pediatria Covid del San Marco ha visto il ricovero di altri quattro minori, portando il numero totale dei degenti a cinque, un numero che durante tutta la pandemia non era mai stato registrato. Liberti ha detto anche che non è possibile escludere a priori che il Covid, trovando la barriera dei vaccinati, che a Catania si stanno avvicinando a quota 90% e in provincia all’84% stia cominciando a diffondersi tra i più giovani che ancora non sono vaccinati, anche se proprio i più piccoli sono stati finora i soggetti più resistenti all’aggressione del virus. Ma  se adesso i casi salgono appare evidente che nei numeri alti qualche bambino o ragazzino può finire  in ospedale con sintomi e febbre alta. 

Proprio su questo tema arriva dall’ufficio del commissario una storia emblematica che fa capire quanto sia difficile la gestione di un tema così delicato che riguarda i bambini e il vaccino alla luce di un fronte ben nutrito di no vax, che si oppongono a tutti i generi dei vaccini. 

La mamma di un adolescente di 17 anni, avrebbe chiesto aiuto con un lettera proprio all’ufficio del commissario per una vicenda personale che attiene la vaccinazione del suo ragazzo. La donna ha raccontato che è separata dal marito, ma quest’ultimo sarebbe un convinto no vax e per nessuna cosa al mondo è  orientato a dare il suo assenso per vaccinare il ragazzo.

La divergenza tra i due genitori sarebbe diventata talmente aspra che la mamma a un certo punto ha chiesto aiuto all’ufficio del commissario che ovviamente non è nelle condizioni di poter soddisfare la richiesta della madre. In questi casi soltanto un giudice minorile potrebbe dirimere la questione fermo restando che forse a 17 anni anche il ragazzo potrebbe dire la sua, come è capitato in un altro episodio dove una sedicenne, figlia di due genitori no vax ha  ottenuto proprio dal giudice l’assenso a vaccinarsi.

Ieri in un alto caso finito in Tribunale a Modena, i giudici hanno autorizzato una 13enne a vaccinarsi nonostante il parere contrario della madre, mentre il padre era favorevole.  Il padre della ragazza – separato dalla madre – era favorevole al vaccino, sentito anche il parere del pediatra e le richieste della figlia. La 13enne ha asserito di essere l’unica non vaccinata in classe e di doversi sottoporre a tampone frequentemente durante la settimana per via delle sue attività sportive. La madre non si dichiara "no vax" ma era contraria a quello che definisce un «vaccino sperimentale», adducendo preoccupazioni per la salute della figlia. I giudici del Tribunale di Modena hanno deliberato l’autorizzazione a far vaccinare la 13enne, chiarendo in primis che «non si tratta di vaccini sperimentali» e per questo «i timori espressi in udienza dalla madre muovono da un presupposto scientifico errato, secondo cui tali vaccinazioni non sarebbero efficaci e sicure, mentre esse sono state autorizzate all’esito di procedure rigorose e di sperimentazioni solide».

Sul fronte delle vaccinazioni continuano a restare sul migliaio al giorno le somministrazioni di prime dosi in previsione dell’entrata in vigore del super green pass soltanto per le persone vaccinate. Questo trend ha permesso nelle due ultime settimane di far crescere la percentuale di vaccinati che, secondo il commissario, potrebbe raggiungere un numero insperato di vaccinati  sino a qualche settimana fa.  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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