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Festa di S. Agata, all’alba di oggi la Patrona tornata tra la gente dopo lo stop della pandemia

Una cattedrale e piazza Duomo gremite per la Messa dell'Aurora e il giro esterno

Di Carmelo Aurite |

«Oggi su Catania con l’aurora prima che sorgesse il sole è arrivato il volto di Agata.  È arrivata finalmente l’aurora, nella quale prima che sorga il sole dal sacello, come dalla notte, è sorto per noi il volto di Sant’Agata ad illuminarci». Queste sono state le parole di S. E. Mons. Luigi Renna, Arcivescovo metropolita di Catania, con cui ha aperto la celebrazione eucaristica della S. Messa dell’Aurora.

Momento questo particolarmente atteso in cui la città e il popolo di devoti hanno abbracciato il busto reliquiario della Santa Patrona. Già alle 4.30 la cattedrale di Catania era colma di devoti per la recita del Santo Rosario, con una speciale intenzione di pregare contro tutti i conflitti nel mondo. Alle 5,15 le porte del Sacello di Sant’Agata si sono ufficialmente aperte alla presenza delle autorità cittadine, rappresentate per l’occasione dal commissario straordinario Pietro Mattei e della presidente del comitato festeggiamenti, Mariella Gennarino. Un grande ed emozionate applauso ha accolto alle 5.26 il busto reliquiario tra lo sventolio di fazzoletti bianchi al grido accorato e commosso: “cittadini, Viva Sant’Agata”. Fuori dalla cattedrale, piazza duomo era già affollata di devoti con il sacco bianco, mentre gli spari di fuochi a cannone hanno segnato per tutta la città, l’inizio del nuovo giorno.

 Nel corso della celebrazione, l’Arcivescovo fermo ha ricordato di pregare per i bambini affinché abbiano un’adeguata istruzione, per i carcerati, e per i defunti, in particolare quelli che sono morti in solitudine a causa del Covid. Mons. Luigi Renna, inoltre nella sua omelia ha sottolineato che: «Catania ha bisogno di uomini e donne che come Sant’ Agata sappiano portare la croce delle loro responsabilità, che corrano il rischio di essere cristiani tutti i giorni e in tutti i luoghi di questa città. C’è tanta gente che porta la propria croce in silenzio e dignitosamente: sono i “santi della porta accanto”». Alle 7.30 poi il busto reliquiario e lo scrigno sono stati posizionati sull’argenteo fercolo per l’avvio del giro esterno.   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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