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Il San Marco di Catania indice bando per un asilo aziendale

L'idea della direzione nasce soprattutto dall’esigenza di andare incontro ai bisogni quotidiani di un numero sempre crescente di dipendenti giovani che hanno figli

Di Redazione |

Creare un luogo accogliente e moderno, dotato di tutti i comfort, dove poter lasciare i propri figli con la massima serenità negli orari di lavoro senza lo stress di doverli accompagnare in fretta la mattina in parti diverse della città o avere la preoccupazione di non giungere in tempo in caso di necessità inevitabilmente legate a bimbi in tenera età.

E’ questo l’obiettivo della direzione dell’azienda ospedaliero universitaria Policlinico 'G. Rodolico – San Marcò di Catania, retta da Gaetano Sirna, che ha pubblicato un avviso esplorativo finalizzato all’acquisizione delle "manifestazioni d’interesse" allo scopo di «favorire la partecipazione e la consultazione di soggetti potenzialmente interessati per l'eventuale gestione e conduzione del servizio nido aziendale eventualmente realizzabile» al San Marco. L'idea della direzione nasce soprattutto dall’esigenza di andare incontro ai bisogni quotidiani di un numero sempre crescente di dipendenti giovani, dislocati soprattutto al San Marco, molti delle quali con figli piccoli, e con grandi difficoltà nella gestione del tran tran familiare. «Siamo molto attenti alle esigenze e al benessere dei nostri dipendenti – ha detto Sirna – e lavoriamo ogni giorno per agevolare le loro condizioni di lavoro e, ove possibile, di vita». Per realizzare l’iniziativa la direzione ha individuato alcuni ampi locali al piano terra dell’edificio D del presidio di Librino. Il servizio sarà rivolto ai bambini e alle bambine da un minimo di sei ad un massimo di 24, dai 3 mesi ai 3 anni di età, essenzialmente figli di lavoratori dipendenti e, per le residue capacità, ai bambini residenti in città. La gestione dell’asilo sarà affidata ai soggetti privati selezionati solo a seguito di un’eventuale gara successiva all’avviso, tra coloro che sono in possesso dei requisiti previsti dal decreto dell’assessorato della Famiglia, delle Politiche sociali della Regione Siciliana. (ANSA).   

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