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il cantiere

Le due condotte introvabili che ritardano i lavori di Viale Ulisse

Altri otto giorni di caos, ma poi si potrà demolire il Ponte Ognina

Di Cesare La Marca |

La ricerca delle due vecchie condotte delle acque pluviali, a cui allacciare l’asse Rotolo Ognina del viale De Gasperi e il soprastante parcheggio della “Stazione Ognina” di Rfi, ha impegnato a fondo per giorni gli operai dell’impresa al lavoro sul restringimento del viale Ulisse. 

Alla fine le vecchie condotte non sono state localizzate, nonostante si sia scavato a traffico aperto in più punti per diversi metri, perché probabilmente si trovano molto in profondità, nell’area in cui si trovava il sottopasso poi “livellato” agli inizi del Duemila nell’ambito della riqualificazione della circonvallazione. Così è stata trovata una soluzione alternativa – come fanno sapere dalla direzione Lavori pubblici – attraverso un collegamento a uno dei pozzetti a cui si stanno “allacciando” i tubi da 80 centimetri di diametro che convoglieranno le acque piovane, comprese quelle della “Stazione Ognina”, nel collettore sotto la circonvallazione.  Un ostacolo in più, questo allaccio a dir poco problematico, per l’opera progettata dell’ex Ufficio speciale per l’emergenza traffico e la sicurezza sismica agli inizi del Duemila – col sindaco del tempo Scapagnini nel ruolo di commissario – infrastruttura che per intoppi e ritardi ormai superiori ai 15 anni, e al secondo appalto in corso per la stessa opera dopo il lungo stop per esaurimento dei fondi di Protezione civile regionale, non teme confronti. 

Il restringimento sul viale Ulisse sta causando non pochi disagi, anche perché coincidente con i vicini scavi del collettore di Aci Castello in piazza Mancini Battaglia, ma come assicurano i tecnici del Comune, proprio in ragione dell’allacciamento che si sta perfezionando, tra meno di una decina di giorni il cantiere sul viale Ulisse sarà concluso, e con esso il restringimento che nelle ore di punta sta mettendo a dura prova la viabilità, mentre i lavori procederanno all’interno dell’area di cantiere. 

Qui, dopo l’accordo economico con l’impresa fornitrice degli isolatori sismici a norma (che saranno collocati tra i piloni già da 15 anni varati e le travi del viadotto che sboccherà sul viale Ulisse), per un costo di 135mila euro in sostituzione di quelli dell’“epoca” superati intanto dalle più stringenti norme antisismiche, tra una novantina di giorni è previsto l’arrivo in cantiere dei dispositivi così come delle 58 piastre d’appoggio del manufatto. 

La fase più impegnativa dei lavori da completare sarà il varo delle travi prefabbricate del viadotto che s’innesterà sul viale Ulisse, che arriveranno due per volta in cantiere, secondo le previsioni nel periodo di Sant’Agata, dopo un trattamento che prevede restino ciascuna per una settimana in una cassaforma, così che il cemento si rapprenda e indurisca fino a poter sostenere in sicurezza pesi e sollecitazioni nel corso dei decenni. 

«È l’opera su cui ho chiesto il massimo impegno e un’accelerazione dei tempi – spiega l’assessore a Lavori pubblici e Urbanistica Enrico Trantino – per la sua importanza cruciale per la mobilità e la riqualificazione del lungomare, e perché da essa dipende un progetto che per l’amministrazione è prioritario e che ritengo fondamentale, ovvero l’abbattimento del ponte davanti al santuario di Ognina». Un intervento in effetti atteso da tempo da generazioni di catanesi, che valorizzerebbe il già suggestivo borgo di Ognina facendone un’immagine da cartolina. Allo scorso 4 giugno non fu possibile per il Comune concorrere a un bando per 15 milioni di fondi comunitari che si intendeva destinare a questo scopo, essendo a quella data di scadenza del bando, e ancora oggi, l’ente in dissesto in attesa di approvazione di bilancio. Un’altra opportunità può essere quella dei fondi del Pnrr – anticipa l’assessore Trantino – attraverso gli studi di fattibilità per cinque progetti per la mobilità sostenibile, tra cui si intende inserire la riqualificazione del waterfront e il vecchio sogno dell’“abbraccio” tra la Madonnina del santuario di Ognina e il suo mare. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA