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Per la Cassazione devono andare in carcere, arrestati due catanesi coinvolti nell’operazione Polaris

Il Gip per loro aveva disposto i domiciliari, ma la Suprema corte ha accolto il ricorso della Procura etnea

Di Redazione |

I Carabinieri del Nucleo Operativo delle Compagnie di Catania Piazza Dante e Fontanarossa, in esecuzione di un ordine di custodia cautelare che dispone la carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Catania, hanno arrestato il 27enne Giuseppe Davide Pastura ed il 34enne Girolamo Danilo Marsiglione, entrambi catanesi.

I due, nell’ambito dell’operazione “Polaris” del novembre del 2016, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e condotta dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Catania Piazza Dante, furono destinatari di un provvedimento che disponeva per loro gli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico.

Il provvedimento restrittivo, originariamente, era diretto a 29 persone indagate a vario titolo dei reati di associazione finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti nel quartiere di San Cristoforo, con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa della famiglia Santapaola-Ercolano. L’operazione aveva disarticolato un’organizzazione criminale capeggiata dall’allora latitante Andrea Nizza, poi arrestato nel gennaio del 2017 dai Carabinieri del Reparto Operativo di Catania.

La Corte di Cassazione ha ora accolto il ricorso della Procura della Repubblica etnea avverso il provvedimento del GIP nei confronti dei due, determinando pertanto la loro traduzione presso il carcere di Catania Bicocca per l’espiazione della pena residua, quantificata in 9 anni e 8 mesi per il Pastura e 9 anni 11 mesi e 10 giorni per il Marsiglione.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA