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Scuola e Covid, a Catania continua la protesta degli studenti dello Spedalieri

In un comunicato le rivendicazioni dei ragazzi dello storico liceo catanese: «E non ci fermeremo fin quando non saremo ascoltati»

Di Redazione |

Continua la protesta degli studenti del Liceo Spedalieri di Catania, con alcuni studenti che non sono rientrati in classe nemmeno oggi sebbene fosse in programma la ripresa delle lezioni. Il motivo della "ribellione" sono le modalità della riapertura delle scuole: «La Regione ha disposto il rientro in presenza senza però prendere alcuna precauzione per arginare i rischi di contagio – dice un comunicato degli studenti – e ignorando le nostre istanze più volte fatte presenti: screening periodici della comunità studentesca, mascherine ffp2 gratuite per gli studenti, distanziamento all’interno delle aule, sicurezza sui mezzi di trasporto pubblico, sistema di aerazione nelle aule».

Oggi gli studenti si sono dati  appuntamento alle ore 8.30 al Bastione degli Infetti per partecipare un’assemblea studentesca dal numero contingentato, secondo le normative vigenti per il contenimento della pandemia:  «Non possiamo e non vogliamo restare a guardare di fronte all’indifferenza di chi dovrebbe garantire la nostra sicurezza. Non possiamo e non vogliamo barattare il diritto allo studio per il diritto alla salute, chiediamo che vengano entrambi tutelati!» è la rivendicazione dei ragazzi dello Spedalieri.

Gli studenti dello storico liceo catanese chiedono  «un tavolo di confronto con l’Ufficio Scolastico Provinciale, la Città Metropolitana e il Prefetto, affinché le istituzioni possano dialogare e decidere assieme a chi vive la scuola ogni giorno». «E la nostra protesta – concludono – si fermerà soltanto quando la nostra voce verrà ascoltata».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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