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Solarium, cantiere a “ferro zero” sulle basole sotto piazza Europa

Rincaro dei materiali insostenibile per il Comune. Estate salvata in extremis, salta la passerella di Ognina. Aperto anche il cantiere a San Giovanni li Cuti

Di Cesare La Marca |

I due cantieri sul mare sono stati quasi miracolosamente avviati nel pieno della tempesta perfetta che rischia di mettere in ginocchio l’edilizia, comparto che cerca di uscire dal tunnel della lunga crisi economica, della burocrazia a ostacoli dei bonus e dei costi dei materiali schizzati anche del 400% per effetto delle tensioni internazionali, col ferro a 1.550 euro a tonnellata.  Due cantieri che aprono in qualche modo una speranza di ripresa, la passerella per diversamente abili a San Giovanni li Cuti e il solarium a “ferro zero” sotto piazza Europa, che quest’anno per tale motivo e per ridurre i costi non poggerà sui tubolari sugli scogli ma è già in allestimento in legno sul vicino spiazzo in basolato lavico. Non tanto per le opere e le risorse che magari non sono di enorme rilievo, ma per il valore simbolico dell’estate “comunale” del lungomare, sia pure e per forza di cose in formato “ridotto” ma con un ragionevole costo di 120mila euro per San Giovanni li Cuti e piazza Europa, senza la “sacrificata” piattaforma di Ognina, la più estesa e costosa perché più “carica” di ferro – tanto da fare schizzare al rialzo oltre i 450mila euro il costo totale delle tre strutture a fronte di un appalto da poco meno di 262mila euro, un aumento innescato dal rincaro dei materiali e considerato (opportunamente) insostenibile.  

Un’estate in parte recuperata quasi in extremis, dunque, un’estate del lungomare salvata comunque dalla mazzata del terzo annullamento consecutivo e dal suo nefasto “effetto psicologico” su una città già in ginocchio dopo le due stagioni di stop imposto dal Covid, al termine di un iter di gara complicato da aggiudicazioni e rinunce, della prima impresa di Paternò in graduatoria e della seconda di Favara dopo la “riconvocazione” del Comune, dalle offerte al rialzo non prese in considerazione, fino al contratto con l’impresa Proietto di Acireale, risultata l’unica in grado di disporre di legno e ferro a sufficienza per allestire le due strutture, anche se come detto di ferro per i tubolari ne servirà ben poco, sui cinquecento metri di spiazzo pavimentato sotto piazza Europa su cui il solarium in legno sta già prendendo forma. 

I lavori a San Giovanni li Cuti sono in fase più avanzata. «La piattaforma sarà allestita un po’ più a destra per rispettare la distanza dal porticciolo – afferma l’assessore Michele Cristaldi – i lavori di carpenteria sono in fase avanzata e la struttura della scaletta d’accesso al mare è stata completata, così d’intesa con l’impresa abbiamo deciso di avviare i lavori sotto piazza Europa». 

Sui tempi l’assessore con delega al Mare non anticipa ancora una data precisa, che potrebbe allinearsi all’apertura dei lidi fissata il 10 giugno, ma è già evidente che la diversa soluzione progettata dai tecnici del Comune per fronteggiare il rincaro dei materiali, soprattutto il ferro, e l’oggettiva difficoltà delle imprese a reperirlo, porterà a una decisa accelerazione dei lavori sotto piazza Europa, su un’area peraltro più ristretta, intorno ai 500 metri quadrati con bar e servizi, rispetto a quella più estesa realizzata in passato sugli scogli. Intanto l’estate comincia a bussare, e oggi si prevedono massime di oltre 30 gradi.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA