L'ordinanza
Ognina, il Cga blocca l’ampliamento del porticciolo storico
Accolti i ricorsi del circolo canottieri Jonica e di Legambiente, ma la decisione sulla concessione in sé deve ancora essere presa
Un parere favorevole «privo di adeguata motivazione e per taluni profili finanche contraddittorio». Di più: la conclusione del concorso di progettazione del Comune di Catania per la «restituzione» del borgo di Ognina che cambia le carte in tavola. Il Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Siciliana riapre la questione del porticciolo di Ognina e dell’ampliamento di duemila metri quadrati concesso alla società La Tortuga srl.Ieri mattina i giudici del Cga hanno pubblicato due ordinanze, in tutto sovrapponibili, sui ricorsi dell’associazione sportiva Circolo canottieri Jonica e di Legambiente, che chiedevano la sospensione dell’efficacia di una sentenza del Tar che, di fatto, dava il via libera ai lavori della Tortuga nel borghetto catanese.La questione è facile: il 17 ottobre 2024 la Regione Siciliana ha accordato alla Tortuga un ampliamento della concessione demaniale per il porticciolo. In pratica, si dava alla società della famiglia Testa, storici esponenti della marineria di Ognina, la possibilità di aggiungere 2.187 metri quadri alle aree di loro competenza. Di cui: 1.668 metri quadri di specchio acqueo «in cui collocare pontili galleggianti», 406 metri quadri di una nuova banchina scoperta e altri 16 metri quadrati di banchina coperta «con un gazebo su ruote».

Un progetto sul quale è arrivato il parere favorevole della Soprintendenza ai beni culturali. «Tenuto conto del sito, della indiscussa valenza storico/testimoniale (in quanto trattasi di un borgo marinaro e porto le cui origini risalgono all’VIII sec. A.C ad opera dei Calcidesi)», diceva la soprintendenza, bisognerebbe che le imbarcazioni non siano causa del «disagio visivo del contesto in esame». Per il resto, via libera. Le voci di protesta ci hanno messo poco a sollevarsi. Dai residenti alla politica locale, passando per associazioni come il Circolo canottieri Jonica e Legambiente. Pure il sindaco di Catania Enrico Trantino aveva storto un poco il naso, soprattutto alla luce della rigenerazione di Ognina prevista dopo il concorso internazionale di progettazione. A spegnere le polemiche era stato il Tar, che aveva rigettato i ricorsi contro l’ampliamento della concessione demaniale e bacchettato il Comune, la cui assenza alle conferenze dei servizi aveva fatto perdere al municipio «la possibilità di manifestare la propria posizione».
La sentenza del Tribunale amministrativo regionale di Catania è datata 9 aprile 2025. Esattamente un mese dopo a riprendere in mano la questione era il Cga. Il Circolo Canottieri e Legambiente avevano chiesto la sospensione dell’efficacia della sentenza e, di conseguenza, lo stop ai lavori al porticciolo. I giudici amministrativi di secondo grado avevano intanto concesso lo stop cautelare a qualunque cantiere, riservandosi di decidere meglio a giugno. E l’hanno fatto.Per il Cga, il fatto che la Soprintendenza tenga conto dell’assoluto valore del porticciolo di Ognina e contemporaneamente dia parere favorevole alla distruzione di una parte del molo antico è una decisione «viziata da evidente illogicità», e le prescrizioni imposte non perseguono «l’obiettivo della salvaguardia del valore paesaggistico». C’è, poi, l’elemento dei 15 milioni per il borgo marinaro, col concorso di progettazione che prevede l’abbattimento del ponte e una nuova prospettiva verso il mare. Una novità che ha una «certa rilevanza», sottolinea il Cga. Così è confermato: tutto si deve fermare. Per discutere nel merito dell’ampliamento, invece, si dovrà attendere un’udienza pubblica la cui data è ancora da fissare. «Questo verdetto restituisce al Comune di Catania il ruolo centrale che deve avere nella pianificazione del futuro di Ognina, dando priorità al progetto di rigenerazione urbana che mira a riconnettere il mare con l’antica chiesa», dichiara Viola Sorbello, presidente del circolo di Legambiente di Catania.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA