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Omicidio Bonanno, un altro ergastolo per Enzo “u ranni” Santapaola

La Cassazione ha confermato la sentenza della Corte d'Appello di Catania.

Di Laura Distefano |

È diventata irrevocabile la sentenza nei confronti di Vincenzo Santapaola (nel ritaglio), figlio del defunto Turi, per l’omicidio di Vito Bonanno avvenuto nel 1995 davanti l’Etna Bar di San Giovanni Galermo. Enzo ‘u ranni – chiamato così per distinguerlo dal cugino e figlio del padrino Nitto – è considerato il mandante del delitto. Il processo è frutto dell’inchiesta Thor che cinque anni fa permise di far luce su una ventina di delitti commessi dal 1989 al 2007. E tra questi c’era l’agguato per cui sono stati condannati anche i boss Maurizio Zuccaro (in un altro procedimento) e Benedetto Cocimano (nel processo abbreviato).Il primo a fare dichiarazioni sull’omicidio di Vito Bonanno è stato il pentito Santo La Causa, ex reggente dell’ala militare di Cosa nostra etnea, che disse – come si legge nelle motivazioni della sentenza della Corte d’Assise d’Appello – che «Enzo Santapaola, figlio di Salvatore, mandò a dire a suo cognato che si dovevano uccidere i “Malpassoti” perché non dovevano più esistere».

I Malpassoti erano il gruppo riferibile a Giuseppe Pulvirenti, che divenne all’epoca collaboratore di giustizia. Solo le dichiarazioni di La Causa non erano sufficienti a portare alla sbarra Santapaola. Ma poi si pentì l’uomo d’onore Francesco Squillaci “Martiddina”, che raccontò il resto: «Fu una vendetta, era prima di tutto per fare terra bruciata per quanto riguarda il clan del Malpassotu. Enzo Santapaola è colui che ha mandato a dire che l’omicidio si poteva fare, senza se e senza ma». L’ordine fu dato al “suo gruppo di fuoco” che aveva come punto di riferimento il cognato Maurizio Zuccaro.

Per i giudici d’Assise d’Appello le dichiarazioni di Squillaci sono «sovrapponibili», «giustapponibili» e «perfettamente coerenti» con quelle di La Causa. E quindi nessun dubbio sulla responsabilità penale dell’imputato. La Corte di Cassazione, quindi, ha dichiarato inammissibile il ricorso della difesa e ha quindi aggiunto un altro ergastolo al certificato giudiziario di Santapaola. E non è ancora finita poiché sta affrontando un altro processo per omicidio commesso sempre negli anni della mattanza.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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