Ordine dei Medici Catania, ora c’è l’urna (dei Revisori dei Conti), sotto vigilanza

Di Giuseppe Bonaccorsi / 11 Novembre 2018

Catania – Davvero paradossale quanto sta avvenendo all’Ordine dei medici chiamato al rinnovo dei suoi organismi. Una tale veemenza nello scontro che fa sospettare interessi non ancora emersi in questa “singolar tenzone”, il cui primo duello si è concluso senza quorum. Ora il risultato è una paralisi che ha risvolti inverosimili e che potrebbe contribuire ad allontanare dall’organismo altri iscritti. Ad esempio sembra – al momento non ci sono conferme ufficiali – che a causa delle ultime forti divergenze per lo spoglio ancora non effettuato dei Revisori dei conti (che ha raggiunto il quorum previsto) la commissione abbia dovuto affidare l’incarico di sorvegliare l’urna contesa a un istituto di vigilanza. Così da alcuni giorni e forse per tutti i prossimi a venire sino alla seconda sessione di votazioni – fissata per il Ponte festivo dell’Immacolata – un gruppo di vigilantes, a turno e per 24 ore, dovrà evitare che qualcuno possa mettere le mani sull’urna.

E’ successo che – soprattutto tra le due liste che più si contendono le nomine, e cioè «Ordiniamoci» e «Giannone presidente» – che lo spoglio della votazione per Revisori sia diventato oggetto di nuova polemica. Tutto si è verificato alcuni giorni fa quando all’Ordine dei medici le due parti si sono riviste per procedere allo spoglio dei Revisori. A quel punto però da alcuni candidati e sostenitori della lista di Giannone si è levata la proposta di evitare di tenere al momento lo spoglio, rinviandolo a quando verrà effettuato quello per presidente e consiglio direttivo, ciò per evitare influenze sulle votazioni. La lista Ordiniamoci, però, ha manifestato disappunto per questa proposta e ha chiesto al presidente di seggio di procedere. Tra un batti e ribatti alla fine il presidente si è dimesso e colui che è stato nominato al suo posto non ha preso una decisione rinviando lo spoglio a data da destinarsi. Così dovendo proteggere l’urna da chi potrebbe essere intenzionato a danneggiarla si è proceduto a affidare l’incarico ad un istituto di vigilanza che ad occhio e croce alla fine costerà all’Ordine non meno di ventimila euro.

«Al momento non capiamo perché tutto questo stia accadendo – dichiara il dott. Giuseppe Liberti candidato della lista “Ordiniamoci”. Noi comunque siamo tranquilli per aver chiesto il rispetto delle regole». In questo contesto si inserisce anche una recente lettera in cui i commissari hanno intimato ai presidenti di seggio per procedere con lo spoglio dell’urna, senza attendere la seconda fase delle votazioni in cui basterà un quorum di soli 1800 medici sui circa novemila iscritti.

Comunque l’ultimo episodio fa parte della lunga serie di fatti – vedi ad esempio lo scontro sul tentativo di ritardare la chiusura della sessione di votazioni, che ha portato anche alla polemica a distanza tra l’ex senatore Scavone e la dottoressa Serafina Strano (aggredita un anno fa alla Guardia medica di Trecastagni) – che hanno caratterizzato questa votazione e che lasciano sospettare che dietro l’apparente armonia tra le parti si celino interessi non meglio individuati. E dire che alla vigilia della prima sessione ci si era avventurati nel dire che con questa elezione l’Ordine avrebbe ritrovato armonia, rappresentatività e dignità dopo lo scontro e le dimissioni anticipate dell’ex presidente Massimo Buscema.

E dire che la nuova campagna è cominciata solo da pochi giorni…

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