UNIVERSITA'
Pnrr: pericolo infiltrazioni, a Catania si fa il punto sulle azioni di contrasto
Il convegno è stato organizzato su iniziativa dell’Associazione nazionale antimafia “Alfredo Agosta”.
Il palazzo delle scienze, sede del dipartimento di economia di impresa dell’università di Catania, ha ospitato il convegno dal titolo: “Attività di contrasto legate alle infiltrazioni mafiose in appalti statali proveniente dai fondi PNRR”, nell’ambito del progetto Grins dell’Università di Catania, su iniziativa dell’Associazione nazionale antimafia “Alfredo Agosta”. Ad aprire i lavori è stato professore Marco Romano che ha moderato i lavori. Il rettore Francesco Priolo, ringraziando in particolar modo l’associazione per le attività coadiuvate e per le campagne di sensibilizzazione effettuate, ha detto: “Solo migliorando il presente, la nuova generazione del futuro potrà raggiungere l’apogeo della serenità”.
Il Presidente dell’Associazione Nazionale Antimafia Alfredo Agosta Carmelo La Rosa porgendo nell’immediato i più cordiali saluti istituzionali a tutte le autorità civili e militari presenti, in particolar modo al Questore Giuseppe Bellassai e al Comandante provinciale dei carabinieri Salvatore Altavilla, ha esteso un forte ringraziamento ai giovani “che sono i protagonisti dell’avvenire e partecipando a queste attività non possono che alimentare positivamente il fenomeno della conoscenza tale da poter prevenire in futuro, ciò che accade nel presente”. La Rosa ha delineato le caratteristiche dell’Associazione Antimafia e ha condiviso gli obiettivi sugli aspetti prevedibili del PNRR.
Il prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi ha chiarito “quali siano le caratteristiche del PNRR e cosa comporterebbe se i fondi destinati finissero nelle mani di soggetti sbagliati”. L’avvocato Vincenzo Ragazzi, legale dell’associazione Alfredo Agosta, ha fatto “una vera e propria riflessione giuridica delle attività dell’associazione, della costituzione di parte civile nei procedimenti e di come la mafia riesca ad infiltrarsi e servirsi dell’apparato giuridico”.
Il comandante provinciale della Guardia di Finanza Antonio Raimondo ha esposto ai ragazzi il tipo di “attività volta al contrasto e alla prevenzione e di come questi due fenomeni non possano esistere l’uno senza l’altro”. Il procuratore facente funzioni Agata Santonocito ha discusso “sulla prevenzione e contrasto ai fenomeni mafiosi rappresentando, altresì, come nel corso del tempo, molte famiglie mafiose si siano dichiarate guerra per aggiudicarsi determinati appalti che avrebbero fruttato diversi quantitativi di denaro”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA