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Processione fischiata a Paternò, i consiglieri chiedono un confronto in aula

Il caso "esploso" al rientro della processione di Gesù bambino, con l’evento religioso curato dalla parrocchia di Santa Maria dell’Alto: cori e fischi da parte di un gruppo di stranieri

04 Gennaio 2025, 11:27

paternò processione

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A Paternò continua a far discutere quanto accaduto, lo scorso 1 gennaio, in piazza Indipendenza, al rientro della processione di Gesù bambino, con l’evento religioso curato dalla parrocchia di Santa Maria dell’Alto.
Se tra quanti erano presenti il fatto è stato percepito in due modi diversi (chi ritiene si sia trattato di un atto denigratorio verso la processione, chi invece lo lega ad una esternazione di gioiosità eccessiva legata ai fuochi d’artificio), tutti sono concordi nell’attribuire la causa scatenante al degrado sociale che da diverso tempo ormai si vive in piazza, per la presenza di più persone, paternesi e immigrati, che bevono e bivaccano in zona.

In città si tenta di correre ai ripari per paura che la situazione possa sfuggire di mano, visto le tante risse che si registrano con costanza.
Una possibile soluzione potrebbe essere rappresentata da un'ordinanza sindacale che vieta, a partire da una certa ora, la vendita di bevande alcoliche al dettaglio nelle zone più a rischio.

A questo si aggiunge la necessità di avere più controlli da parte delle forze dell'ordine.
Intanto, sull'argomento, intervengono i consiglieri comunali dei gruppi “Paternò on” “Forza Italia” e “Fratelli d'Italia”, che chiedono la convocazione di un Consiglio comunale straordinario e urgente sull'argomento. Primi firmatari i consiglieri Francesco Borzì e Michele Russo. Tre i punti essenziali della nota sottoscritta dai consiglieri comunali dei tre gruppi: dibattito su quanto accaduto; tutela delle tradizioni; promozione del dialogo con le forze armate.

La volontà dei firmatari è aprire su questo punto a tutta l'Assise civica, con la probabile condivisione, se arriverà, della maggioranza. Sempre nella richiesta, i consiglieri chiedono la presenza del comandante della Compagnia carabinieri di Paternò; del comandante della Compagnia della Guardia di Finanza; del commissario della polizia di Stato di Adrano; del comandante dei vigili urbani cittadini; del vicario foraneo, padre Salvatore Alì, e del prevosto parroco di Santa Maria dell'Alto, padre Salvatore Patanè.
«Riteniamo urgente affrontare l'accaduto in un Consiglio comunale straordinario e urgente - si legge nella nota dei consiglieri - non solo per rassicurare la cittadinanza, ma anche per definire eventuali interventi»