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Reddito di Inclusione, bagarre negli uffici postali. Cisl: «L'azienda ha creato un serio problema»

Molti cittadini sono rimasti delusi

Paolo Di Grazia

13 Agosto 2025, 20:45

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Acireale, due fratelli si contendono la card del reddito di cittadinanza: botte e un arresto

Tafferugli, nel pomeriggio di oggi, a Catania, tra i clienti in coda, all’ufficio postale 12, nel quartiere di Zia Lisa e alla succursale 16, in via Giuseppe Verdura, nel rione di Cibai. La tensione è esplosa tra le tantissime persone in fila, in attesa della consegna della Carta del Reddito di inclusione.

La tensione

Esasperati dall’attesa, per alcuni anche inutile, perché non a tutti gli utenti, aventi diritto, questa carta sociale è stata consegnata oggi (ma, lo sarà, per tutti, a scaglioni, nei prossimi giorni), ci si è lasciati andare a momenti di violenza e scontri fisici, tra gli utenti. Alcuni dei quali, non hanno avuto remore nel venire alle mani. Con la situazione, ormai, degenerata e fuori controllo, si è reso necessario, l’intervento delle forze dell’ordine, per dare un freno a quella che stava diventando, una vera e propria follia collettiva. Ma anche in altri uffici postali, compresa la provincia catanese, Polizia e Carabinieri hanno ricevuto numerose chiamate.

L'intervento

Immediato l’intervento del sindacato Slp Cisl Poste Catania, a difesa dei lavoratori, applicati in questi uffici, sottolineando con fermezza e decisione i gravi fatti di oggi. “Nel pieno del periodo delle ferie estive e a ridosso del Ferragosto - spiega Maurizio Affatigato, segretario regionale Slp Cisl Sicilia - l’azienda ha deciso, in accordo con l’Inps di avviare la consegna della Carta del Reddito d’inclusione. Questa scelta, ha determinato una sproposita affluenza di cliente negli uffici postali, che si trovano già in una condizione di difficoltà. Nonostante, dunque, la carenza di personale dovuta alle ferie e, nonostante l’orario ridotto di alcuni uffici, per la chiusura estiva pomeridiana, l’azienda ha deliberatamente creato un problema che era del tutto prevedibile. La verità è una sola. La gestione dell’azienda si basa sempre più su una logica di risparmio a tutti i costi, a discapito della qualità del servizio e, soprattutto a danno dei lavoratori, costretti a subire le conseguenze di una programmazione inefficiente e sconsiderata”.

Aggiunge Carlotta Grasso, segretario provinciale Slp Cisl Poste Catania: “Un’altra pagina di “cattiva gestione “che viene pagata dai lavoratori. Si tratta di situazioni che generano grossi problemi, che, non solo mettendo a dura prova i lavoratori, ma anche la stessa efficienza del servizio, offerto da Poste Italiane. Quanto successo nei due uffici catanesi, è davvero molte grave, con l’incolumità dei nostri lavoratori messa seriamente a rischio, da decisioni aziendali incomprensibili. A questo punto, a causa delle tensioni e difficoltà innescate all’interno degli uffici postali, chiediamo un immediato servizio di vigilanza più rafforzato e costante. Non solo per la sicurezza dei lavoratori, ma anche per quella dell’utenza”.

La delusione

Alessandro Panebianco, catanese, 75 anni, racconta. “Dopo due mesi che non ricevo il Reddito di Inclusone, ad integrazione della mia pensione, piuttosto modesta, sono andato questa mattina in più uffici postali di Catania. Salvo scoprire che, a Zia lisa, c’era una confusione incredibile, con tante persone, come me, che dovevano ricevere il rinnovo della Carta. Su questo io e tantissime persone non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione. Pertanto, dopo aver aspettato parecchio, ho deciso di andare all’ufficio postale di Via Etnea, che però aveva già chiuso. Successivamente, mi sono spostato in quello di Cibali, in via Verdura, trovando altro caos e addirittura tre gazzelle dei carabinieri. Una situazione pesantissima, con i dipendenti che ovviamente non possono gestire questi momenti. A questo punto, domani mattina, riproverò i via Etnea ed arriverò prestissimo per essere tra i primi. Non ho altri modi per organizzarmi”.