Riapre la Chiesa San Giuseppe a Pisano, simbolo di rinascita dopo il sisma del 2018
Dopo un lungo restauro durato oltre due anni tornerà accessibile il luogo di culto di Zafferana Etnea il 15 agosto. Gli interventi finanziati con oltre 1,7 milioni di euro
Grande gioia a Pisano, frazione di Zafferana Etnea, perché si sono conclusi i lavori di recupero e restauro della Chiesa San Giuseppe chiusa al culto, perché resa inagibile dal sisma 2018.
La riapertura è prevista per il 15 agosto con una cerimonia officiata dall’arcivescovo metropolita monsignor Luigi Renna e concelebrata col parroco Don Giuseppe Meli che in questi anni ha usufruito della Struttura in legno realizzata e finanziata dalla Protezione civile.
Nel dicembre 2022 il decreto di finanziamento da parte del Commissario Scalia mette in moto la fase importante che porterà alla gara d’appalto e il 13 giugno 2023 all’aggiudicazione dell’appalto dei lavori
I lavori che dovevano concludersi come da contratto nel marzo del 2025 sono stati prorogati di 4 mesi per una perizia di variante per il restauro dei preziosi e artistici dipinti delle absidi gravemente danneggiati dal sisma, e conclude l’arch. Amadore: "Oltre a riparare e ripristinare le strutture murarie e architettoniche, il campanile e tutti i danni provocate alle altri componenti edilizie, abbiamo compiuto opere di miglioramento sismico per avere il massimo livello di sicurezza compatibile con le concomitanti esigenze di tutela e conservazione dell’identità culturale del bene stesso. Tutta la fase di esecuzione dei lavori è stata condotta coinvolgendo la comunità parrocchiale di cui è stato portavoce Giuseppe Di Salvo segretario del Consiglio pastorale che con grande impegno si è prodigato, mettendosi a disposizione".
Tutto comincia grazie all’Ordinanza del 22 luglio 2020 del commissario straordinario per la ricostruzione Salvatore Scalia avente per oggetto l’approvazione del piano degli interventi per il ripristino delle Chiese e degli edifici di culto danneggiati dal sisma e tra questi viene inserita la Chiesa di Pisano per l’importo di 1 milione e 750 mila euro.
"Nell’ottobre 2021 – ha spiegato l’arch Giuseppe Amadore - l’Ufficio beni culturali dell’Arcidiocesi di Catania nelle persone dell’allora direttore Padre Carmelo Signorello e della dott.Grazia Spampinato affida l’incarico di progettazione a me e alla mia equipe dello studio Ellenia + tre Architettura Ingegneria( costituito dagli ingegneri Giovanni Calabrese , Carmelo Russo, Alessandro Zanghì e dall’arch. Antonio Carcione). Poi il progetto è stato sottoposto al vaglio degli Enti preposti: la Soprintendenza ai beni culturali e ambientali nelle persone dell’allora soprintendente arch Donatella Aprile e del tecnico istruttore arch. Giuseppe Marano che ha continuato, esercitando l’alta sorveglianza nel corso dei lavori ; Genio civile con l’ing. Gaetano Laudani e il tecnico istruttore ing. Antonella Pittera ; geologia e indagini dei terreni a cura del dott. Fabio Asero; Struttura commissariale nella persona del funzionario tecnico Ing.Salvatore Castorina. Si è giunti poi alla verifica e validazione del Rup ing. Antonio Casella responsabile dell’Ufficio sisma comunale, supportato dall’ing. Carmela Platania".
Nel dicembre 2022 il decreto di finanziamento da parte del Commissario Scalia mette in moto la fase importante che porterà alla gara d’appalto e il 13 giugno 2023 all’aggiudicazione dell’appalto dei lavori
I lavori che dovevano concludersi come da contratto nel marzo del 2025 sono stati prorogati di 4 mesi per una perizia di variante per il restauro dei preziosi e artistici dipinti delle absidi gravemente danneggiati dal sisma, e conclude l’arch. Amadore: "Oltre a riparare e ripristinare le strutture murarie e architettoniche, il campanile e tutti i danni provocate alle altri componenti edilizie, abbiamo compiuto opere di miglioramento sismico per avere il massimo livello di sicurezza compatibile con le concomitanti esigenze di tutela e conservazione dell’identità culturale del bene stesso. Tutta la fase di esecuzione dei lavori è stata condotta coinvolgendo la comunità parrocchiale di cui è stato portavoce Giuseppe Di Salvo segretario del Consiglio pastorale che con grande impegno si è prodigato, mettendosi a disposizione".