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Rifiuti, a Misterbianco il contratto è in scadenza. Le richieste di Zero Waste Sicilia sul nuovo piano industriale

L'associazione, dopo aver sottoposto un sondaggio ai cittadini, fa un lungo elenco di modifiche al nuovo bando per la raccolta. E chiede che queste siano condivise in un confronto pubblico con i cittadini

Redazione La Sicilia

11 Settembre 2024, 15:02

discarica Motta Misterbianco

Tra qualche settimana scade il contratto d’appalto per il servizio di raccolta porta a porta dei rifiuti
domestici e non domestici nel Comune di Misterbianco. E Zero Waste Sicilia, associazione che si occupa di promuovere la strategia "rifiuti zero" e da anni si occupa del territorio (vedi la discarica in contrada valanghe d'Inverno) si chiede quale sia il piano industriale che l’Amministrazione approverà e «se questo piano sarà al passo con i tempi, se sarà correttamente dimensionato rispetto alle esigenze della cittadinanza misterbianchese e se ci sarà un confronto partecipativo per integrarlo. Tra il 28/07 e il 22/08 - scrive il coordinatore del circolo etneo dell'associazione ambientalista, Angelo Naso - abbiamo proposto un semplice sondaggio anonimo via whatsapp in gruppi cittadini molto partecipati, per capire quanto e cosa apprezza la popolazione dell’attuale servizio di raccolta e anche cosa è necessario migliorare in questo servizio. Questo sondaggio, ma sarebbe più corretto definirlo un rilevamento d’opinioni circoscritto a 54 famiglie sulle 19 mila schedate dall’Istat, che naturalmente non è esaustivo delle richieste e delle esigenze dell’intero Comune, è risultato indicativo di alcune criticità e soprattutto della qualità del servizio che la maggior parte degli intervistati reputa necessaria e, allo stato attuale, non soddisfacente».

«Le richieste dei giorni e delle quantità di raccolta per tipologia di rifiuto corrispondono, sostanzialmente, all’attuale servizio attivo a Misterbianco, mentre - prosegue - la criticità è, soprattutto, nella valutazione non quantitativa di questa raccolta; risulta infatti che le persone che hanno risposto al “sondaggio” lamentino una qualità del servizio insufficiente o addirittura scarsa ( spazzamento/lavaggio strade insufficienti; maggiore attenzione operatori ed orari notturni). Lo stesso gruppo di cittadini chiede che venga attivato il compostaggio di comunità e anche quello di raccolta dei RAEE, tramite punti di raccolta distribuiti nel territorio; chiede che il prelievo dei rifiuti differenziati sia effettuato in orario notturno (dalle 24:00 alle 6:00) perché la stessa percentuale di intervistati pensa che il servizio debba essere effettuato non negli orari di punta durante le ore lavorative. Inoltre, chiedono una flessione della TARI (in contraddizione con l’esplicita richiesta del servizio notturno!), e si interrogano se nel Comune si applichi la tariffazione puntuale (l’unico strumento da cui potrebbe venire il risparmio incamerato dagli utenti, invece che dal Comune), e che il potenziamento del servizio di raccolta degli ingombranti sia effettuato sia porta a porta che presso il CCR; lo stesso problema nei CCR si incontra anche con le altre tipologie di rifiuti a causa del fatto che spesso i cassoni non vengono sostituiti con altri vuoti. Chiedono, infine, che ci sia la messa in campo di azioni di sensibilizzazione per la popolazione tutta, che ci siano le sanzioni per i trasgressori, oltre che l’uso di sistemi di monitoraggio tramite telecamere. Spinti da queste richieste, come Circolo Etna di Zero Waste Sicilia, scriviamo all’Amministrazione della Città di Misterbianco e al Consiglio Comunale, per chiedere una partecipazione attiva all’approvazione dell’eventuale regolamento di tariffazione puntuale, in modo da rendere Misterbianco un Comune “riciclone” virtuoso che aspiri a raggiungere non solo i risultati “minimi di legge” sul recupero della materia prima seconda».

«Tuttavia prosegue la lunga lettera - in attesa di leggere il nuovo Piano industriale per la Città di Misterbianco che stabilisca tutte le caratteristiche del servizio di raccolta dei rifiuti e che costituirà la spina dorsale del prossimo bando per l’aggiudicazione del contratto di raccolta, ci preoccupiamo di sapere se alcune legittime previsioni siano emerse anche alla luce degli eventi che riguardano la caduta della sabbia vulcanica e del mancato o scarso coordinamento di tutti i comuni etnei investiti dai questi prodotti piroclastici. Ci aspetteremmo, infatti, visto il marasma amministrativo di questi giorni, che il Comune di Misterbianco assieme all’ANCI, si facesse promotore di una proposta di legge regionale, così come da tempo le associazioni ambientaliste, per non dover continuamente ricorrere a ordinanze emergenziali che trasformino la raccolta della sabbia vulcanica dal codice CER 200303 corrispondente a “rifiuto da spazzamento” e per questo non riciclabile, a codice CER 170504 per rientrare tra “terre e rocce” e quindi essere considerato materiale inerte e pertanto riciclabile, attualmente l’ordinanza è stata emanata per 6 mesi dalla Città Metropolitana di Catania solo lo scorso 23/07/2024 ( ai sensi dell’art. 216 del Dlgs 152/2006, ossia frazione inerte, costituita esclusivamente da ceneri vulcaniche, superiore al 95%), mentre la caduta della sabbia vulcanica dell’Etna non dovrebbe essere considerata un fattore emergenziale “non prevedibile” e soprattutto quel materiale – la sabbia vulcanica - è una risorsa sia come fertilizzante che come materia edile».

Quanto alla durata settennale del contratto di servizio stabilita dal regolamento dell’S.R.R. Città Metropolitana di Catania «proponiamo - prosegue Naso che le necessarie variazioni lungo i 7 anni siano precedute da un momento di confronto pubblico con la cittadinanza, almeno con uno step intermedio dopo i primi tre/quattro anni, un necessario confronto - partecipato - che preceda varianti, commissioni consiliari e delibere in cui l’Amministrazione si riserva di aggiornare alcuni aspetti del contratto come la frequenza dei passaggi settimanali per la raccolta delle diverse tipologie di materiali, inserimento di un nuovo servizio come un nuovo Centro Comunale di Raccolta o altro. Altro punto che riteniamo determinante è il ritiro e trattamento dei rifiuti organici. I dati del Rapporto ISPRA 2023, relativi al Comune di Misterbianco, ci dicono che rappresentano quasi il 40% del totale della raccolta differenziata. Per questo chiediamo che sia avviato realmente, come prevede DM n.266 del 29/12/2016 e come chiaramente regolamenta la D.G.R. n.252 del 13/07/2018, il compostaggio di comunità in almeno 2 punti del centro e 3 punti nelle frazioni. Per fare ciò è necessario non solo l’acquisto delle compostiere automatiche che riescono a ridare un compost di qualità senza sviluppare cattivi odori o richiamare insetti e topi, ma è necessaria la presenza di operatori opportunamente formati alla loro gestione, che si occupino dell’ottimale funzionamento della compostiera. Queste compostiere, inoltre permettono l’inserimento dell’umido con l’utilizzo di saracinesche attivabili tramite app e quindi garantiscono la completa tracciabilità del rifiuto immesso e di conseguenza il facile riconoscimento dello sgravio fiscale. Proponiamo di installare una compostiera automatica per ogni piazza in cui hanno sede i mercati settimanali, così da risolvere istantaneamente la gestione dei quintali di resti organici prodotti e semplificare di molto la successiva pulizia delle piazze. Questo servizio, inoltre, permetterebbe a tutta la cittadinanza di liberarsi civilmente dell’umido, anche fuori dai giorni previsti dal servizio di raccolta e, sempre alla stessa utenza, di poter avere un ottimo concime per le proprie piante. Il concime così ottenuto gratuitamente, può anche essere utilizzato per rinvigorire il verde pubblico; comunque sarebbe un contributo concreto alla lotta alla desertificazione e all’impoverimento dei suoli a cui assistiamo immobili, ormai da troppo tempo. Abbiamo scritto “gratuitamente” perché, come di certo l’Amministrazione sa, periodicamente la Regione Siciliana, ma anche lo Stato Italiano e la Comunità Europea, danno accesso a finanziamenti con fondi POFESR o PNRR proprio per il sostegno alle attività di compostaggio. Continuiamo ad essere a disposizione della cittadinanza, dell’Amministrazione e del Consiglio Comunale per qualsiasi chiarimento e approfondimento riguardo questa nostra lettera aperta,
sapendo che sia in quanto componenti dell’Osservatorio di Legalità del Comune, sia in quanto cittadini e cittadine consapevoli della nostra comunità vogliamo fare appello alle reciproche forme di collaborazione e rispetto, anche in favore delle future generazioni», conclude Zero Waste.