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Riviera dei Ciclopi, prima tintarella: sapore d’estate con lidi e solarium

Di Enrico Blanco |

ACI CASTELLO – Ieri c’era in cielo ancora qualche nuvoletta passeggera che non rendeva pienamente assolata la visione del mare, ma i bagnanti ormai non ci fanno davvero caso e sono già da più tempo stesi al sole … anzi «si evitano in questo modo le scottature d’inizio stagione», spiegava una signora in piazza Castello alle amiche che in questa calda domenica di sole hanno tirato fuori il costume. L’inizio ufficiale dell’esteta non è arrivato, ma tutto è pronto a salutare la bella stagione che oggi sull Riviera dei Ciclopi, affollata come non mai (in questo periodo) di turisti stranieri, sembra già cominciata.

I lidi e i solarium sono in gran parte aperti e chi ancora non l’ha fatto è solo intimorito dall’abituale mareggiata che ogni anno in questi periodi magari si fa sentire sulle strutture più avanzate sugli scogli.

I pontili per le barche all’interno dei porticcioli di Trezza e Castello sono da tempo in attività e sono state calate anche fuori dai porti le “màzzere”, cioè le ancore per tenere al largo le barche che tuttavia solo ieri hanno cominciato a prenderne possesso.

Infatti, si notavano finora solo le numerose boe galleggiare soprattutto davanti al molo di Aci Castello e a sud dei Faraglionelli, al largo dei muretti, cioè in quella che è divenuta la spiaggia più frequentata d’inverno nella riviera dei Ciclopi e che ora sta vedendo decuplicarsi di giorno in giorno i presenti in costume e in acqua.

Così come aumentano in acqua le imbarcazioni che in questi giorni iniziali di poca frequenza non mancano di fare manovre azzardate magari sotto costa, come abbiamo visto fare a un gommone che ha tagliato la strada a una grossa imbarcazione di turisti davanti al Castello, ricevendone in cambio un lungo suono di clacson di “facile” significato.

Sono pronti anche i solarium non solo balneari e, in questo senso, le canoe sono già da tempo a macinare miglia marine così come le tavole a vela, aiutate dalle veementi sferzate di vento pomeridiane. Il preside Lello Fraggetta ha già cominciato a impartire istruzioni non più dalla scrivania, ma in piedi remando sulla “tavole” di nuova generazione dai Faraglioni al Castello, mentre il “baby sindaco” Cacciola al primo tuffo ha dimenticato gli occhiali fra gli scogli.

Il sindaco Drago, invece, ci ha comunicato che a inizio giugno si firmerà con i lidi il protocollo d’intesa per il 50% di sconto ai residenti e ha confermato purtroppo che non ci saranno solarium gratuiti degli scogli, sui quali vanno a sbattere con sempre maggiore frequenza scie di acqua sporca trasportate dalle correnti.

 

L’estate è davvero arrivata e, per chi non fa il bagno, l’antica cittadina del Castello di Aci ha da sempre offerto i propri balconi sul mare che hanno spinto (all’inizio del secolo) anche i realizzatori della nuova veste di piazza Castello a togliere gli alberi (e la ricercata ombra) per meglio ammirare il mare dall’alto delle balconate di ferro che ogni giorno sono irrigate per pulizia (vedi cani e altro) dall’autobotte comunale. Le balconate, però, oggi offrono solo il verde delle siepi, delle palme e di piante infestanti agli occhi del turista che s’affaccia da lì, mentre gli amministratori affermano che la loro “cura” (cioè potarle o estirparle) è troppo pericolosa. Meglio andare fra gli scogli e tuffarsi per vedere il mare.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA